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♦ Marina Demelas | |
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Chiara84
Le 599 poesie di Chiara84
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Per farti capire che sbraitare
non è ribellione
e farti capire che graffiarsi la pelle
non è trasgressione.
Tu non le sai le mie mille paranoie
e non le sai le lacrime scese per ore
io che dipinta sempre per quella cattiva
perché la mia maschera
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Ricorda i tuoi occhi giovani
vivi, senza rughe
mai spensierati
divincolavi nel buio
senza soldi
ma con la speranza
Ricorda le mani piccole
ma quanti aghi
quanti fili finire sotto i piedi
muovevano la tua felicità
l’addormentava
e per un po’
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Ascoltami
quando le mie parole secche
feriscono, quando i miei occhi neri
tradiscono, quando le mie grida
ti graffiano e le mie unghie stridono.
Ti chiedo
ascoltami
quando ritrovarmi sola mi annienta
quando sentirmi piccola mi spegne
Ti
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E’ distante la tua mano
che non lascio mai
quelle dita intrecciate
quel calore che non mente mai
e quello spazio misero e ricco
tra il mento ed il collo
dove dormono i desideri e i sogni nascosti.
E’ distante ogni condivisione
ogni
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Cinque minuti
il tempo di dire
di non dire il pensabile
di una figlia sbagliata
l’oro in mano
la fiamma in tasca
infiamma e incendia
la fortuna sfortunata
Cinque minuti
per sbraitare l’impensabile
l’irrequieta voglia di sprofondare
la
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Cercarti
quando il mondo ti nascondeva
tra gli scaffali di una biblioteca
dietro muri di cemento
città lontane
Cercarti
e non conoscere i tuoi occhi
così neri
così intensi
da rimanerci incantata
ore ed ore
e non conoscere
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Quando sfiori l'amore
scivoli nel tuo abisso
tra pareti di paure
in un lago di sangue
affoghi e annaspi
per risalire e
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Piove
senti come piange
questa lacrima scende
senti come sale
la rabbia dentro
senti come ride forte
tra i denti un sorriso
senti come urla
questa felicità insoddisfatta
senti come raggiunge i suoi obiettivi
intrappolati nella rete
senti
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E ci saranno turbamenti
a deviare menti
troppo ricche da ammaestrare
troppo intense da svuotare.
Delusioni
come sacchi
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Ci sono giorni
svestiti
come nervi esposti al pubblico
sempre più sensibili
al tocco persistente
di mani alla continua ricerca.
Esposta
come un'antenna sopra la tv
a ricevere alternati segnali
leggibili a volte
incomprensibili
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Come un'onda di novembre
ad inghiottire il male
in questo mare
di tempeste calme
mareggiate lente
Come delle dita
posate delicate sulla fronte
a spostare la frangetta
a spostare di un millimetro
la paura di annegare
Come un corpo
lento ad
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Sono stati occhi curiosi
annebbiati
complici di un mondo che si apriva
nuovo
alla scoperta infinita di cose create
mai interamente capite.
Occhi delusi
riflessi nelle stesse lacrime
persi in una diffidenza colossale
poi per un attimo
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Oggi è un po' così
fuori il sereno,
dentro, la pioggia copre
il rumore dei battiti.
Chissà, per il bugiardo che giorno è
lui, che nella manica ha i coltelli
di un prestigiatore affermato
se voltandosi
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Ti avevo visto sbadigliare
mi sembrava una "O" di clamore
come se d'improvviso tu mi sapessi amare
invece mio caro, tu non sapevi nemmeno cantare...
Il posacenere era pieno
delle mie parole mortificate
quasi come volessero
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Ti ritrovo annegato
nelle onde tiepide
delle mie lacrime
in un pomeriggio calmo
nelle ore lente
sotto un sole spento ed annoiato.
Sei ancora ricordo
in ogni battito stupido del mio cuore
vittima di un dolore impercettibile
nel fumo denso
che
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Cerca la poesia:
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E' ancora il momento più bello
la sorpresa che mai nessuno aveva fatto
Sei ancora tra le note della nostra
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Scorri dentro me
come sangue avvelenato
Ti formi dentro me
come un pneumatico indemoniato.
Umore e tabacco
gli ultimi ricordi
Il tuo alito sul collo
e le tue mani sui miei fianchi.
Facile ricordare
impressionante il non saper
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Incastrata
tra i rami decisi a sorreggersi
Impigliata
tra le radici che si increspano
Affondata
nel terreno con i piedi ben fermi
Immobilizzata nel silenzio
impaurita dall'assenza
indugia nel peccato
e poi ritorna a sentirsi
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E ancora un altro brandello di te
lacerato
lasciato sul davanzale
al sole rinsecchito.
Questo ticchettio
assordante
che oggi non vuole andare via.
Appiccicato al cuore
stirato
e cucito da aghi sterilizzati
e fili spinati.
Non vuoi andare
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E non scriverà di te
di una sorpresa che l'ha fatta innamorare
come una pera
cadere
In un abisso che sapeva di
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di te
di quegli enormi occhi marroni
che al sole e al pianto
raggiungono un verde impressionante
fidati
...della tua purezza
rimasta impassibile nonostante passi lenti e indecisi
fidati
...delle tue insicurezze
che come contenitori avvolgono
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E le ha tenute strette queste cosce
Chiuse come le scuole di notte
Lo ha fatto per istinto e per pudore
ma anche per l'occasione che l'ha resa ladra solo ad ore.
Ha amato e l'ha capito solo tardi
quando son rimasti a terra resti di
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Infelice per un fallimento preannunciato,
delusa per aver di nuovo fallito,
stanca di provare e riprovare
ad entrare in vite troppo complicate,
rassegnata per non trovare
quello che da sempre si cerca,
schifata dall'altra gente
che ottiene
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E se le lacrime potessero parlare
scorrere sul foglio
disegnare parole che hai tolto
all'ultimo tuo addio,
se potessero disegnarti questo dolore
renderlo leggibile ai tuoi occhi
che hai voluto distogliere in un attimo dal mio viso,
se potessero
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E non basta neanche la lettura
e queste lacrime che si trasformano in scrittura,
non basta neanche la poesia
a quietare questa enorme frenesia.
Basterebbe un passo
per spostare di un millimetro questo sasso,
e cancellare il tuo silenzio
e riempire
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Sentirsi così
sul filo di un rasoio
ormai arrugginito
in equilibrio precario
come un'equilibrista ubriaco...
Con le parole sul mento
come la lumaca, che lascia la sua bava a rilento
smaniose insensate
pronte a far danno
mai ad aggiustare
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Finiti i giochi
che per pochi
avevan sapore di amore
in realtà quanto pudore
tralasciato solo per piacere
indignata nel godere...
Finiti i compromessi
da parte sempre messi
per varcare soglie di compiacimento
naufragate solo nel
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Chiodo schiaccia chiodo
sul muro ormai di cartapesta,
cuore schiaccia cuore
sulla speranza ormai dispersa.
Parole su parole
quando il silenzio fa da padrone,
richieste su richieste
quando di tutto, il poco si vuole.
Lacrime per lacrime
un
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Passerà questo dolore
come questo forte odore
di delusione affondata al mare
e il naufragio di parole amare...
Passerà questa delusione
e le mille lacrime in profusione
questo aspettare dietro muri alzati
da abbattere solo con occhi
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599 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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