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Perduta donna
nella cecità del mio io senza riflesso
ti vedo ora
nelle visioni anelanti di un frammento
di specchi o dolore che graffiano il silenzio
che spargono l’inquietudine semenza
sulle terre di voci incolte al mio palpito sentire
Ascolta
le orme del sole sanguinare al tramonto
il vento irridere deformate nuvole
l’odio dei boschi turbare la quiete delle foglie
il fiume stremato assettarsi alla terra
Ascolta
i ricordi ora sfuggono verso il tacito autunno
malinconie si leggi
Sorriso di juta
velo colto tra le rive del Gange
dove l’aria s’immerge per tingere
il suo respiro di bocche e zanne
l’angelo rosso muove il ventre dei pesci
sotto i cieli del carnale indù
sorriso d’ericacea
suono senza eco tra i sibili leggi
E fu nell'infilarmi l’uscio
delle vergini malinconie
che scorsi
tra le ragnatele delle mani
i bozzoli di rose mai schiuse
in voli di seta verso il mio viso
mostrami le rovine
del tuo sangue riverso
a dissetar i petali
nel rosso leggi
Ricordo
i treni soffiare come antichi venti
nel rompicapo di spifferi velati del sonno
e le notti chiudersi come chiocciole
nei cromatismi bui dei miei occhi
ma tu eri già morta
e trascinavi il sorriso
sonnambulo degli leggi
Domenica
che ancora porgi un lato
al malsano sole invernale
l’espressione dei tuoi occhi
è una gabbia aperta per brevi voli
di migranti genti a bruciar nel meriggio
gatto
che ragioni sulla pigrizia
della tua coda al leggi
le tue ossa
aculei ramificati sotto pelle
seminate di pietra in pietra
la voce si chiude ermetica
al dolore che sangue respira
e di mani in gruppo su muscoli senza eco
la polvere di sguardi svolazza perpetua
attorno ai tuoi occhi
bussanti ai leggi
Son rimaste impigliate
sugli zoccoli delle chimere
le fanciulle dita per contar gli anni
e dispiegar l'amarognolo della saliva
sul mio viso già vecchio se la tua mano passava
vorrei ridarti indietro
quel mercoledì di sventurate leggi
in questa morta natura
il vento urla a squarciagola
e ogni passo diventa scogliera
su cui schiantarsi d'amore
su cui temprarsi di morte
e gli occhi dei pesci sanguinano
alla fine di ogni mio sogno
Per la libertà
vi sono pietre, animali e lanterne
e uomini come topi rosicchianti il sangue
seminato, curato e colto nei campi di ogni ingiustizia
e congestioni d'aria nel sole razionato
da giorni, mesi e stagioni senza più nome
Ho nausea e tabacco
cercando la giusta ergonomia di labbra
nella poltrona sul tallone del biondo filtro
in questa domenica che pare un vino bianco
e appena sfiora il mio corpo con aria salmastra
per spingermi sulle rughe del vecchio nuovo leggi
Al di qua delle cose
i silenzi s'irradiano
nell'alta quota dei moscerini
bionica radura scandaglia
un suono navigante tra i rottami
dove la voce cola a picco e tu sospeso
come minuscole lamelle gustative
nell'ipertrofia di una goccia leggi
Tornano le piogge
angeli fradici al riparo
nella mia mente
o prosciugata è la sete
delle brocche estive
ma non rispondo alla pelle
dei miei logori stracci cutanei
non rispondo alle vertebre
per trapanare le pupille del palmo
che sgranano leggi
L'umanista
capelli ricci ma non sfatti
quasi argento le sfumature
di un gennaio su basi testuali filosofiche
pionieristiche realtà li dormono dentro
o è il vino in un valzer di risa sperdute
e i bambini son relitti che leggi
Qui
un miagolare ordinato
di punte d'ombrello
sui reticoli piovosi
che recitano logore strade
o forse marciano e abbaiano
con un dito nel grilletto dei fulmini
e sanno di vapore le case
elevate su sbadigli intermittenti
L'uomo che tace sulla terra
sventra ostinati brusii di greggi bocche
dipinge d'ocra un altro sole per fiera diffidenza
perché il calore è intimità di pelle che non puoi trasudare
non puoi condividere con altre vite o altre pelli leggi
In sintonia
con la fibbia che stringe
una sinistra malinconia
inferkittu in su coro
minuti ingrassati a scrutar panorami tattili
mie mani sul viso cercando il progresso del sudore salato
nel profilo archeologico di fossili pensieri