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Carla Di Nardo
Le 6 poesie di Carla Di Nardo
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Una lingua, circondata da spilli
si fece posto, strisciando
all'interno del petto,
e trapassò un cuore tremante
e tossico di emozioni.
Così,chiuse le lunghe ciglia,
cui nero si confuse con lembi di sogni infranti,
e l'udito fu
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Dunque, o miserabile luna
sveli come la notte sia un frutto acerbo,
che crebbe dalla monotonia di un incubo,
che si modellò dalla spregevole frenesia di andar via.
"Perché fuggi da me, mio sole?"
è questa la litania
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Il cielo cadeva,
si distruggeva, ci individiava.
Invidiava forti mani sui seni,
bocche avare di baci, corpi magnetici affamati dell'energia vitale altrui.
Invidiava pezzi di anima scambiati, rimescolati
ritrovati e combacianti.
Invidiava la terra
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Fermo il cuore per sentire la notte vicina,
e modello ogni mio battito
affinché la consistenza della vita divenga
simile al tuo sapore.
Fuggi
per evitare di cadere,
ma il vuoto, ferita infetta, ti è dentro.
Entra dentro me e
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Invia un messaggio privato a Carla Di Nardo.
Un gioco fatale,
privo di regole,
a cui io mi attingo ad essere spettatore.
In posta, vi è un cuore stretto in una morsa
disarmante.
E ti siedo davanti, contemplando le tue antiche forme,
che il tempo, tuo nemico, mi rende ignote.
Compi, a
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Disegni con il corpo centri concentrici
che mi ipnotizzano,
simili ad acrobazie della mente
che distrattamente rievoco.
Ricercando l'equilibrio della mia malinconia,
nella tua parola, ritrovo l'occulto veleno
di lotte perse,
di immobili
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