Sono stanco,
ma non mollo,
guardo la mia anima, l'ascolto,
cerco di percepire ciò che mi sta rivelando,
- in silenzio devi stare-, mi sussurra
ed io giovane scontroso, penso,
e ripenso,
come fosse possibile ascoltarla,
- ma poteva essere
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Non riesco a vedere, ormai non più,
sento quella piccola voce,
che mi accoglie e mi spoglia,
mi spoglia delle mie convinzioni, dalle mie premure.
Non sarò più come quella luce lassù,
sarò più flebile,
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Sono orgoglioso di questa piccola lacrima,
perché so che ha girato l'universo intero, per arrivare hai miei occhi,
ora scende sul mio volto per dirmi qualcosa,
grazie, piccola lacrima...
Son orgoglioso di questo sorriso,
perché so che
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Muta,
l'attrice, che la strada ha scelto,
da quel bivio, s'intravedeva,
ma ahimè, non te ne sei accorta,
che la salita era troppo arcigna,
persino per te,
io disceso, dallo sconforto, t' attendo,
tu imperterrita prosegui
masticando
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Scivola,
la goccia nell'infinito,
s' espande la melodia, soavemente tendo l'orecchio
nell'attimo scortese,
m'è parso 'n sibilo, come freccia trapassare 'l cuore
e sfumar di raggi, m'abbagliano.
Giunge a te, lo sguardo mio ipnotico,
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Sento il profumo,
d'un alito ammantato di rose,
quel cedro dal profumo beato,
nei sensi riscopro,
elevai la fiorita gioia al sole,
giungendo al solstizio d'estate, desto
nel plenilunio di lacrime,
fugace,
silente,
barbaramente confuso, col
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Sfuggente la trama,
Caino m'ha trafitto,
quella nube m'avvolge,
senz'ultima parola esalata,
d'un distorto presente,
ne fa da padrone 'l poderoso
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Rivedo quel bicchiere,
era lì, su quella tavola, ancora pieno di whisky
ocra la tovaglia, avvolge il dipinto
l'odor di sigaretta, ancora nell'aria,
mi stravolge, mi stringe la gola,
i posaceneri pieni,
dove la cenere vola, nell'aria
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Se fosse la tua immobilità,
un'accortezza
per discendere da codeste scale,
allor sì, mi tufferei,
nel blu dei tuoi occhi,
ma non par così lucido,
il sogno che rivivo da notti,
limpide, nuvole alcune,
dove le creature
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Un' accurata ragnatela
avvolge il sensibile cuore,
gli occhi nostri s'inchinano, alla dolcezza del velo tuo,
il grembo che il desiderio dischiude,
d'evanescenza universale
m'abbraccia.
Un sorriso d'aurora,
disegna lacrime
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Non so, se il mio udire è giusto,
non percepisco la durata dei tempi,
ne il calore del sole, che i campi brucia,
ne la dolce melodia delle rondini in festa, sulle travi del porticato,
in primavera,
le pozzanghere, che silenti,
specchiano la
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Apri la porta del cuore,
tendi le orecchie,
tra le braccia accoglimi,
come i pesciolini del mare, stiamo insieme
nell'immenso oceano della spensieratezza,
avvolgimi tra le tue trame sublimi,
inbiancate di neve, le tue mani si stringono
sulla mia
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Vorrei essere un filo d'erba,
affinché il tuo alito dolce, mi pieghi al tuo volere
vorrei essere un petalo di rosa,
affinché il profumo possa inebriarti,
e il vento coprirti d'ambrosia della rugiada mattutina,
vorrei essere un
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Alla luna, mi mescolo
come i tuoi occhi all'oceano,
di orizzonte mi vesto,
della luce m'abbaglio, e sbadiglio al nuovo giorno
Nella brezza delle tue carezze, m'avvolgo
e riempio l'ampolla dell'anima,
giunto, anzi tempo, sull'altare del
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Giocherai nei miei pensieri,
passerai, come una strofa muta,
tra i fogli della mia memoria,
dove
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Nel forte del mio cuore,
sono rientrato,
con le bisacce vuote,
d'un peso eterno mi sono liberato,
perdurava da troppo tempo
porto la gioia,
d'un fantomatico sentimento,
che fa sorridere, come un fiore da odorare
donami libertà, come una
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Beato,
chi tanto crea,
dal fuoco nascerà
Beato,
chi sorride,
dal fango rinascerà
Non posso, coglier ragione
per cui 'l Mondo,
giace, in così tal melma stantia,
a crogiolarsi come bestie,
tra l'altro degne di rispetto, ed
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Portarti tutto,
non è semplice cosa,
ha un peso, una misura
sta all'anima tua bilanciare il tutto
Non posso profanar,
l'impressione profonda che ho di te,
parlami, cingimi al tuo cuore
che mai mi lascia.
Aimè, una carezza
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| Comincio a dipinger
i gradini della vita,
dove 'l sole è già alto,
lassù che m'attende
Rivolgo lo sguardo,
a coloro
che m'han trucidato,
senza più respiro gli accolgo
Di coltello, sentenze,
m'han
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Salgo tra la platea,
altro non scorgo,
che alberi spogli,
che tra velate foglie,
buttan gli sguardi spauriti,
in un Mondo
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