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Andrea Garofalo
Le 31 poesie di Andrea Garofalo
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Gli sguardi che si parlano
o avide membra che si sfiorano,
non danno senso al dolore di dentro
alla voglia che scorre nelle vene
e nascondono il pianto sommesso di parole mai dette
Si resta afoni, assorti, assenti...
Reclusi in gabbie
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Con paradigmi antropologici si marcano distanze e spazi
e si misurano zone d’ombra a cercare punti d’ incontro
E’ un negar di risonanze in coscienze a pietra lavica
Come per dire:
nella corteccia rettiliana non esiste un io ideale
Ma è
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Son frammenti di dolore,
sofferenze mai sopite.
Son ferite un dì dell’anima
nella soma trasformate.
Ma per te è patologia
all'esame di routine
quel che il cuore m'aggredisce
E fai ipotesi nefaste
nella tua lingua cattedrata
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Vagola il cielo dell’alba
e disincaglia i raggi
rappresi a fiocchi di nuvole malsane.
Luccica l’umido notturno
su petali d’acciaio ove
ha rinunciato al verde la natura.
Un prato grigio e nero
più non accoglie giochi spensierati,
giovani
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T’arde un sentimento che di bellezza tale,
scavalca la tua laica santità
e il rossore delle gote,
per immergersi nel fremito nascosto
che ti percorre il corpo in modo sincopato.
Non c’è più distanza del segmento
tra punti
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Comme a n’appestato m’alluntan,
me dici cos’amare che fanno male.
Cunt’o tiemp che stamm’assieme
ma è o’desiderio che forse nun tien!
Chist’o core ancora me turment
ma me ne fai na’ colpa tremenda!
E se allora dici na cosa vera,
che pure
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Nel tuo esserci, contemplo l’esistenza
quando il tuo corpo della vita si fa servo.
Umilmente, col sì discreto,
di donna semplicemente!
Ti porti dentro l’oppressione della storia
e il ribrezzo di spuri desideri,
senza che ti sfiorino odio e
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Ho sciorinato al vento le pieghe dell’anima
per catturar frammenti d’una estate ...
Anestetizzai l’ego e il “tu”mi tacque
quando m’avvicinai ...
M’accolse vago un sorriso
che mitigava l’impossibile.
E la libido surrogata
occupò spazi
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Benedetti sono gli anni accumulati
che a contarli di sicuro sono tanti.
Con le gioie, i rimpianti e la tristezza
hanno pure un goccio di saggezza!
Portatori son di libertà
e donano l’ardire d’esternar.
Beata quindi sia la terza
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Stelle comete ...
luci suadenti d’ oscuri presentimenti
appese a pletoriche persuasioni,
addobbano vetrine
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Eros al senno si sottrae,
e lo spirito trasmigra nella carne!
e lo spasmo si fa irrefrenabile!
Ammira la nudità seducente
ma va oltre: il desiderio.
Pregustando la resa imminente
della volontà tua concupiscente!
Quando il corpo
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Andrea Garofalo.
Nella tribù dei nani
“l’apparenza” è tra gli umani.
Ci son gare di bellezza,
di statura e di destrezza.
C’è anche il corso di retorica
attualmente sol teorica ...
Per confutar pomposamente
quel che dice il concorrente!
Son
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Nell'etere immobile
tenue e imponderabile,
dimora d’utopie e d’altri paradigmi metafisici,
ove la forma estetica è compiutezza ascetica:
tu eri.
Poi migrasti:
dal pneuma cosmico
alla mia vita,
per dar materia viva
alla suggestione
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E' uno spirito compagno
e per te un gran guadagno,
ma se ti sente un po' lontano
non ti darà mai più una mano.
Con me sicuro ha disertato,
è rimasto sconcertato.
Sarò io forse un po' rozzo,
ma non scese
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Tanta è la distanza tra aulico poetare
e un più modesto verseggiare!
Lapalissiana è l'evidenza...
Ma s'insegue a volte prestigio e vanto,
quando, a sublimare narcisismo,
si tesson lodi stereotipate in formato
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Ci tufferemo ai confini del mare,
nell’orizzonte vermiglio
con il sole negli occhi,
soli... uniti nell’anima!
Eppure ancor si spera...
domani, forse... chissà...
un incontro, forse un saluto, un sorriso.
E invece niente... e neanche il
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V’indignate e m’accusate
per verità che camuffate.
M’invitate al pentimento
se le dico apertamente
Siete mummie imbalsamate
nuovi roghi fomentate.
Con le braghe rivoltate
a cinquant’anni v'invecchiate
Niente vita, niente sesso
per
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Vuless nu Dio cu'e call mies'e man
e cu'e pezz n'coppe e casun
Dint'a na casa scarrupata mmies o’ vascio:
mai na rafa e sole
e o’ cess fora a porta, n’coppa a grariata
Nunn’o vulesse acculturat o inteligente
ma gnurant e alfabet
comme se
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Sarà del cromosoma istanza
a marcar tanta distanza
dalla vostra ipocrisia di retorica forbita
Coll’arroganza d’una sapienza logorata
v’affannate per lasciar la traccia
E mentre la platea di nani
vi nutre l’io ideale
lasciate righe dormienti
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Ogni lontano avvisava:
“non arriverà a natale!”
Il tuo coraggio ci ha ingannato,
la tua forza, il tuo amore per la vita
E l'anforetta abbandonata
diventa verità negata:
un cadeau non consegnato!
Stamane aleggiava su tutti
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31 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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