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Nievdinessuno
Le 11 poesie di Nievdinessuno
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Bisbiglio a terra
i pioppi assolti
dai modi cauti
fra narici di radici
silente attendo
il dolce grano
spargere
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Hai lasciato impronte
sul ventre d’acqua
prima di risalire il mio
sperando trovassi briciole
semola sparsa
da quella
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Siamo cresciuti nel confronto del bene,
dopo che le menti impararono
come il mondo somigliasse all’urlo di un gabbiano,
all’inciampo di un vecchio, al sorriso di un bambino.
Non ci fu sgomento, solo bisogno
di legare aquiloni a tralicci, scortarli
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Ho percorso milioni di sogni sul timore che s’infranga la sera,
si nasconda, da ogni vertigine del silenzio che ha smesso d’inseguirmi.
Ora, il bacio compie l’atto sull’alba,
i ciliegi rinascono, fioriscono in migliaia,
e tu sei semola, nuda e
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A maggio la mia veglia fiorirà sul collo dell’eternità,
appena, quel dio ricorderà la prima unione ma,
per adesso, sono ancora la magia che risponde
con la bellezza al mondo, per farne creatura
di questa nostra terra
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Se fossero poche (o lune distorte,
non lasceremmo le nostre travi
al posto di scaglie senza fatica
o di pareti mosse
da complesse fazioni di noi,
misurate nello stesso modo
con cui si distingue l’alto dal basso.
O forse, siamo guardoni
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Ogni oggetto di quella carne
scambiò per fame la sete
e la bocca ne sapeva parlare,
quando la semola fu dispersa tra le mani
l’osso pregava il pugno di arrestarsi
prima che fosse nei tendini, la notte
o dopo la sera, il rombo di uno
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La noia è dove l’incanto
come per un alito
si slaccia sul volto di Dio
che ripara in un angolo
come un calzolaio le suole
slabbrate dal tempo,
e ne intreccia fino allo spago
l’impronta
dal quale
infranto perfora la grazia
di chi
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L’inverno è tremore,
l’estate è magra e l’autunno brucia
ogni foglia denudata che mi hai regalato.
Eppure scalciamo al vento sibili,
l’accartocciarsi di sistemi
parole somigliano a lame
s’intersecano per assomigliare al
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La distanza è nelle palpebre, si batte il suono
muta in piccoli sistemi, vocali
galleggiano nel viaggio di lenti fotogrammi di una mente
acchiappata dai sogni per gioco, o per tempo di un vivido
incanto, poi lasciandosi alla maniera
di fare
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Sono dove stai per crollare,
ad attutirne l’urto,
dovunque l'aria che respiri
e nel sangue appena il cuore lo esprime,
ed attraverso tutte le cose;
non hai bisogno di anime gemelle
perché io sono qui
accanto l'ultima o la prima
cosa che
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