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Vincenzo Strati
Le 8 poesie di Vincenzo Strati
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So molte cose di te.
Le vie che percorri
saprei affrontarle bendato,
il tuo piatto preferito
ho imparato a cucinarlo,
dell'attore che ammiri
conosco tutti i film.
So anche che di me
sai poco,
non sai
quanto è importante
per me
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Guardo al cielo
e non vedo le stelle.
Una nuvola densa
di istanti di te
le copre.
Sono un marinaio
solitario,
senza riferimenti
ho perso la rotta.
Le correnti
mi trascinano,
spero che cullino
la mia barca
sino a toccare terra.
Non
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Son solo un pensiero sbiadito,
depennato dalle vecchie rubriche,
nell’inconscio altrui assente.
Non cigola più il mio cancello,
ormai è sempre chiuso.
Nessuna macchina l’attraversa,
niente clacson che saluta,
addio dolci e cesti di
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Alle soglie di un'estate,
lontan dalla nativa Recanati,
all'ombreggiar del Vesuvio
improvvisa la vita si spense,
ma tu, Giacomo, esisti ancor.
Silvia ti rese immortale,
con lo splendor dei tuoi versi
che sperduto stendevi
mentre speranza
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Invia un messaggio privato a Vincenzo Strati.
Tu, ogni secondo delle mie ore,
infinito panorama degli occhi miei,
angolo non celato del mio cuore,
mia gran musa ispiratrice sei.
Ogni rifugio e mio ritrovo,
tu, via d’uscita se mi son perso,
alba di un giorno sempre nuovo,
nell’abisso del tuo
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Me lo porti via un'altra volta,
aereo che ancora m’inganni,
dal suo sguardo ancor m’hai tolta,
così vivrò questi giovani anni?
Le possenti ali mi mostri fiero,
da me s’allontanano seppur ferme,
ma anch’io volo, con il
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E’ ancora presto quando un uomo,
palpebre semichiuse, assonnato,
si alza con spirito mai domo
e s’avvia con far indaffarato.
Egli si muove per l’amata città
silenzioso, attento come scaltri,
nel sorgere della luminosità
scruta
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