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Maria Pia Sozzi
Le 18 poesie di Maria Pia Sozzi
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Sentieri ombrosi,
costoni innevati,
fin sulla vetta
a sfiorare il cielo,
m'adagio nel tuo grembo
sognando quel che non
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Ancora un giorno...
poi il tempo
scivolerà
sul tuo volto amato.
Argilla tra le mani
plasmo figure
nel crepuscolo
della memoria.
Ti vedo
tra ferite di nebbia...
confuso
nelle pulsanti vene
della vita.
Prima che
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Cercherò parole
per amare ancora:
le cercherò nei versi
di un poeta,
nelle pagine ingiallite
di un libro mai letto.
Cercherò
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Quando le parole
si perdeeranno
nel fiume della vita,
tu
pescatore di versi,
getta la rete...
lancerò manciate di
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Si apriranno
questi miei occhi
davanti a pensieri
risorti.
Quando la calma
e il silenzio
non mi faranno
più morire,
io
rinascerò
Dimenticando l'ira
che buca l'anima
aprirò queste mie mani
per stringere le
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E' una stanza così piccina
e da sempre è la nostra cantina.
Mi fa sempre uno strano effetto
ogni volta che vi entro:
forse è quell'odore un po' muffoso,
o son tutte quelle cose a me care.
Assomiglia ad un museo,
ogni cosa
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In quel tempo,
quando il canto dell'uomo
oltrepassava
il confine della quiete,
la
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E la notte passerà,
con tutte le sue ombre.
Sarò lì, come sempre,
a respirare l'aria acre,
a guardare le cose
che non ci sono.
Sarò lì, come sempre,
ad inventare
un amore scompigliato.
Sarò
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Letto disfatto
pieghe d'amore,
intenso profumo
di sogni proibiti,
stendo con mano
ricordi confusi,
mi adagio di
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Quel volto rugoso
di vecchio assopito
ai margini del tempo
è terra arsa dal sole.
Tende l'orecchio
oltre la soglia
per ritrovare voci
care... ormai assenti.
Aspettava la notte
per cantare come poeta,
e quegli sguardi da
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Maria Pia Sozzi.
Con tristi pensieri
mi ritrovo raggomitolata
sotto questo cielo appannato.
Gli occhi si chiudono
davanti a questo
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E lentamente scende la sera:
rivelatrice d'immagini,
umido passaggio del giorno.
Mentre m'avvio
al centro del silenzio
scopro le ansie
che sempre mi vestono.
Come nebbia m'accecano
ma subito mi svesto
dell'urlo
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Presto vestirò
di sole e di vento,
profumata dal dolce
odore di terra bagnata.
M'avvicinerò...
danzerò...
negli occhi tuoi
sprofonderò...
t'incanterò!
Il lucente Amore
che
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Spinta dal nulla,
in un volo dubbioso,
aspiro ansimante
l'aria che non trovo.
Davanti a me
un cancello aperto.
Vorrei uscire,
ma temo quel che cela
il varco in attesa
di un passo dovuto.
Occhi nascosti
scavano nel mio mondo.
Una voce
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E ritorno
da viaggi senza mete
a ripercorrere in silenzio
la tua vita.
Lascio orme
sul corpo caldo,
morbido giaciglio di sogni.
Poso l'orecchio
sul petto,
il tuo respiro
è il mio respiro:
mi leghi
con le funi dell'Amore
e stringi
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Hanno usato il tuo corpo
come superficie da calpestare
non prato verde
ma suolo grigio e polveroso.
La tua pelle color
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Sei acqua di ruscello,
sei vento che scuote.
Quanto m'è caro
quel bimbo
che è rimasto in te,
nascosto dentro
quella corteccia
a forma
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Racchiusa
nella tua conchiglia
m'illumino
di trasparente luce.
Batti nel petto
come onda sullo scoglio
scotendo la mia anima
d'infiniti desideri.
Corpi serrati,
profumati
da dolci balsami
d'invisibile passione,
si schiudono
ai sogni
di
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