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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Michele Zagarella
Le 12 poesie di Michele Zagarella
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Notte, notte di bruma bruna. O scura
ombra di un non saputo dio
senza immagini e parole,
che copre e scopre intimi segreti
di ardenti e dolci amplessi
carnali, sospirati o reali,
in fra vaneggiamenti
di muscoli e di sangue nelle vene
di succose
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Ha vinto la sua scorza, il poeta.
E ora che ai suoi piedi giace
agonizzante
ogni materia, prende (o riprende)
tra le dita, come Teseo, il filo
del suo estro, e lo scorre,
dalla cunicolare sosta,
verso l'annuncio d'aria e di riflessi
d'un nuovo
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Spesso, nel maturare della sera,
è il poema che cerca
il suo autore. Gli si offre
come nuova fede, gli si diffonde
in corpo, penetra le sue cellule,
sale e discende
per ogni sua vena; risale
dal profondo della sua anima,
e lo trascina
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Qui, nella mia valle, tra nuvole
di zagare e polvere di sole,
forse riposa la pietra degli dei.
Ma non hanno pause le foglie. E lotte
d'antiche inquietudini e speranze
risorgono dal tempo che s'eguaglia.
Qui, giorno dopo giorno, tutto
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Più bianchi d'ogni bianco
nella loro icona di libertà
e purezza, i colombi
della mia infanzia, nei miei sogni,
stanno ancora a ricamare il fremito
di quell'aura antica di primavere
sature
di sostanza di sole e di profumi.
Ma la
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Chissà cos'è cambiato nel tuo cuore
che non ti porta più alla melodia
dello scacciapensieri,
alla terra d'aranci che profumano
l'aria e le vene. Forse, in te
è appassita la rosa di memorie
sotto la fioritura d'un
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Tra un palpito e l'altro, la perla
del tuo occhio umido distorce
la mia figura, che muta e muove
le pieghe del tuo rabbrividire.
Ma io non sono ciò che tu mi credi.
No, non sono l'affanno che ti rode
il ritmo scandito dalle
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Invia un messaggio privato a Michele Zagarella.
No, nemmeno alla luce di questa
sigaretta, io trovo, per offrirti,
le parole, dolci come il caffè
che, scrivendoti, sorseggio. Solo,
ho trovato, il friggere informe
d'un verbo che s'increspa: m'impressiona.
Si, m'impressiona
la tua
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Ruggisce, il Leone. E scortica
a zampate di calura
alberi in controluce
dove pensieri dondolano
sotto la bianca luna
che impolvera e trascolora
in altre sue barocche mutazioni.
Azzanna, il Leone. E tiene
tra il suo fiato
i miei sogni di ragazzo
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Bianco, il tuo sorriso ai sensi. Ed io
in ombra e anima ritrovo
le tue forme col mio fiato. E il mio corpo
già freme e schiuma
dai pori alla mia pelle
brividi d'impensabile sostanza.
Ombra nell'ombra. E quasi
ora mi stacco,
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S'infrange nel frastuono
del tuo profumo
la mia voce s'acceca
l'occhio del tempo
nell'inquietante luminosità
del dolce e lieve flusso
del tuo petto: disegno
unico, scosso
dal tuo muliebre movimento
che cresce e si diffonde.
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Profumo antico dal sapore greco
vibra la tua pelle siciliana
e l'ape ancora gonfia di miele
zurla,
felice, nei tuoi occhi scuri. E canti,
davanti al filo teso di bucato,
anni di tenerezza e gioia. Pure
non ti ho mai dato dolci parole,
né
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