Voi vorreste un progettista, voi amate la lungimiranza,
passan giorni, bei progetti, quanti conti in quella stanza,
poi di
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L'appassire si fa largo,
è vorace, è intestino,
deprimenza dall'interno,
dalla sera sino al mattino.
Un indomito stallone
che galoppa e non si stanca,
ombra eterna dell'inconscio,
fino a morte lui non manca.
Niente aurora, sol
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Sento spesso parlare del parlato,
sento aliti di invidia uscir da storte bocche,
sento tutti desiderare e pochi apprezzare,
sento frasi come calci in testa a sanguinar mie povere orecchie.
Vedo volti pronti a tradire,
vedo sguardi biechi di
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Una brezza freddo sole,
che trastulla un corpo esausto,
un'infamia di stanchezza,
tendi la mano a salvarmi dall'oblio.
Note d'interpretazioni pregevoli
viaggiano in sala a bassa qualità,
mentre penso a che succede,
mentre scelte bramano
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L'artificio è ovunque, nella luce, nella geometria,
persino in cielo i colori sono infamati da un rosa finzione.
Le pecore corrono, abilmente inscatolate, automi di un programma,
veloci e inconsapevoli si preparano per lo stampino del
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Sensazion di tempi addietro,
emozioni di un periodo,
son diversi quei due occhi,
ora parlano, non sorridono.
Vibrazioni senza logica,
timidezza sulle gote,
desiderio d'eternità,
impone al tempo
una posa
corroborante.
E' una
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Ma lasciami dormire,
non c'è voglia di realtà
in questo corpo,
in questa psiche.
Lasciami dormire,
che il non pensar
non risolve proprio nulla,
eppur sto meglio in purgatorio.
Dai, lasciami dormire,
non sentire, non
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Roby Truealakhai.
Lo rivivo senza indugio,
è agghiacciante la costanza,
cantilena silenziosa d'un evento salmodiato.
Le voci ruotano,
gradevoli incanti e spietati brividi,
ed è altalena,
forza, esplodi coraggio,
a voltarmi per scrutar la faccia
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Chi lo prova che non vivi, chi lo nega il tuo pulsare,
io per ore in compagnia, ti ho sentita respirare.
Tutti i sensi son sfruttati, pari essere di carne,
hai sentito, hai subito, esperienze a misurarne.
Tue aperture ampie braccia, a quell'ora
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Atroce nelle carni, brillante acciaio lancia,
o lama che recide, o forbice che trancia.
Almeno fosse vero, ti prego in un istante,
poi attimi di torpore, poi la fine, poi il niente.
Invece aleggia duro, le ore d'un passato,
e strazia lo
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Senza troppa convinzione, senza eccessiva consapevolezza,
nella mezzeria un riscontro, un pensiero, un po' d'amarezza.
Dieci prima, non lontano, sembra breve al tempo d'oggi,
dove sei passione mia? Ti cerco, ti sento, ma tu fuggi.
Un fattore
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Ho trascorso tempo e cuore,
e volteggian le parole,
io son lì ad ascoltare,
con tenacia e con amore.
E sospendono le ore,
caldo e freddo in un tremore,
v'è un principio, v'è un albore,
nasce un flebile lucore.
Ed
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