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rstorace
Le 27 poesie di rstorace
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La lusinga è un veleno
battito di ciglia intriso d'odio
mentre lucidi ad arte
la migliore argenteria
ricami la mia sorte
a punto croce
ti trapasso come nebbia
non sfuggi al mio olfatto sottile
sento anche da qui
il tuo odore di carogna
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| Il drago soffoca la strada
portando ognuno alla sua cella
inatteso un sorriso
ferma il tempo incolore
s'apre su un viso estraneo
di bronzo mielato
e incastonate ossidiane
non scioglie le anime pietrificate
non trova un guscio caldo
la sua
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| Si perdono
ali spezzate di farfalle
lasciando scie di lacrime
in labirinti di fuoco
sarà l'amore
un mostro
la religione
s'affidano
si aprono
carne violata
tra spalle voltate
milioni di mani delicate
senza
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Foglie,
papiri trascritti
dal tempo, sospirano
rubando il rosso alle rose
la mia vendetta
un
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Non sembrerà impervio il sentiero
se la tua voce diventerà la melodia
che echeggia tra le valli della mia coscienza,
sarà come danzare arrivare a te
scivolando leggeri passi
se mi terrai stretta per mano,
non conoscerò
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| La mano che mi manca
una distesa di rughe
ogni solco un respiro
le ossa prominenti
una battaglia di vita
la pelle sottile consumata
dall'amore semplice
dal darsi senza fronzoli
la mano che mi tocca
con le sue macchie di luce
e getta un
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| Sei stato a lungo per me
meraviglioso amore
e per avere il viso tuo
attaccato al mio ho lasciato
che mi si avvicinasse troppo il sole
era piacevole il calore
che sfiorandomi scioglieva
ogni celato timore
ma adesso che ti guardo
mentre mi
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Ci separano gli anni
i lunghi scuri capelli
e quel coraggio che mai ebbi
teneri germogli le vostre mani
mi risvegliano il cuore
e mi sconvolge
il fremito di quelle labbra
cedevoli al dolore
potessi trascrivere la mia storia
su quella pelle
per
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Desidero da sempre
grandi ali colorate,
ma questo involucro
ruvido e rugoso
m'obbliga all'umida terra,
non spegne il mio slancio
la natura ostile,
e ad ogni galleria che scavo
sogno il preludio di un avventuroso viaggio,
e anche senza grandi
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Libera
recido il filo del respiro
e mi bagno di luna
tinge la pelle
polvere di stelle
e l'universo tutta m'ama
canta la mia canzone
risuona nello spazio
l'eco del mio nome
m'appartiene il cielo
solo miei sono i colori del prato
s'alza per
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| E' una sirena insanguinata
aggrappata a un ramo di corallo
protesa su candide lenzuola
eterna melodia d'amore.
Tra sanpietrini e altari sacri
s'alternano gli odori
antichi, radicati
resistono a invadenti evoluzioni.
Avanza il mare e insieme
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a rstorace.
| Mi stupisce a volte
e mi conforta
la caparbietà
con cui s'insinua
in luoghi inaspettati
un filo d'erba
quasi come magia
che tutto avvera
hai voglia di spiegargli
che è destinato
a vivere nei campi
cerchi di sradicarlo
di
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Se potessi salvarti, terra
mi sacrificherei
e farei dei miei occhi ruscelli
per bagnare i tuoi prati
bruciati da passi
che proseguono ciechi
d'ignoranza impregnati;
nuda, mi avvinghierei
con un gesto d'amore
alla crosta spaccata,
e
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| Se guardo te svanisce in cielo
la linea d'orizzonte e si confonde
col taglio dei tuoi occhi
che rubar vorrei
perché non reggo al timor che incontrino
qualcosa di più bello
al di là dei miei
ma non sottraggo luce al sole
la
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| E mentre baci piaghe
ad una ad una
sfiori perle sante
e sante le tue dita
curano corpi forgiati nel dolore
e mentre doni pace
ad un ad uno
passi lievi accompagnano l'Ave
scorre il Rosario e t'ama, come figlia santa
e santa la veste
stracci, e
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E' una vetrina stretta e angusta
la vita, opaca teca
di cristallo, in cui mercifico
tristi sorrisi ed esibisco mani
in accattivanti moine;
resto pietrificata dentro al manichino
che mi ha assegnato un insensato destino
e ad ogni urto disperdo
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| Non vesto di schiettezza la mia faccia
affondo nella carne
la maschera migliore forgiata
nel silenzio del più nero astio
mi fa già orrore quell'opprimente
senso di apparente perfezione
e sotto l'abito griffato
vivrò come
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| Ammoniscono i passi
ritmati e veloci al mattino
mi ripetono astiosi
che da me ti allontani
e ogni volta è uno strappo
una droga l'idea di riavere
alla sera il tuo abbraccio,
cerco allora di chiudermi tutta
in quel bacio, veloce e
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Spingiti dove gli occhi non vedono
e le mani non arrivano
che sia la pelle a guidarti
il mio respiro a imporre il ritmo;
inchinati al profumo della linfa
che t'invischia e t'intrappola
tingendoti di rosso porpora la faccia
voglio che bruci
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| Consuma quel dolore
del perduto
dell'irrecuperabile sognato
scivola e fende
strappando denti al mio sorriso
gli angoli della bocca tira
verso un ghigno
che trasfigura il viso;
e penso a quando un dolce bivio
mi si offriva luminoso avanti
a
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27 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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