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Nemesi
Le 11 poesie di Nemesi
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| Mi ha creato la notte
con mille anemoni bianche
e nembi crucciati.
Neri nei danzavano al buio
e uno sciame di pensieri
ribaltava il mondo.
All'improvviso
l'imbrunire.
Fuggii come una ballerina
tra i crespi paterni oceani
e vedere un cigno
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Nemesi |
09/11/2011 23:24 | 1001 |
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| Scorsi increspature del cielo
da lontano,
crepe al sole
andar via
ed una macchia
tagliare il giorno.
Scorsi ricordi recenti
appassire nel mese di abbondanza
e udii il silenzio parlare
di ciò che mai ebbi ascoltato.
E' distante
la
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Nemesi |
07/11/2011 23:40 | 1009 |
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| Soffio
tra le righe di un pensiero
a voi ignoto,
su me così incombente.
E' fedele,
mi è fratello e marito,
lo amo e ne sono gelosa.
Lo indosso,
si posa sulle mie forme
come un vestito
dai colori candidi e ingenui.
Gracile e
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| Dorme piano sul suo grembo
un abisso,
carezzato da pungente
sibilo frugale.
Giace piano
l'idiozia inerte,
vellicata da docili
dita labili.
Sdrucciola sottovoce
la torbida sera,
oscilla fatale
sulla sua fronte scarnita,
fuggono gli
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| Sei vestita di vuoto.
Sei un arduo dubbio e della notte
la lanterna buia dalla fiamma
vacua e assorta.
Ti scorgo tra le cieche nubi
ammantate da aneliti ribelli
e parole deserte dal mantello
ricamato di accesi assilli.
Silenziosa, vaghi
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Nemesi |
31/10/2011 02:00 | 5291| |
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| Lontano dai fiori dei giorni,
dall'inerte levante diafano,
dai lisci crucci,
dalle risa vacue,
annodavo i dedali.
Assordavano l'animo
si aggrovigliavano.
Anzi, arginavano
le mie increspate acque
con fragore violento e
offuscavano i meandri
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| Vieni dal vento dell'alba
e con due occhi che mai ho conosciuto
accendi la sera, che racchiude i miei sogni.
Parola
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Nemesi |
25/10/2011 06:25 | 2143 |
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Invia un messaggio privato a Nemesi.
| Cupa è la tua pelle
corrucciata è la bocca.
L' anima tua rara,
sfumata da ambigue ferite,
desta in me costanti riflessioni.
Tu, giovane irriverente,
ieri cantavi con dolcezza
liriche incantevoli,
oggi ti diletti a far scherno
di
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| Un' anima veemente ho raccolto
mentre assorta,
volgevo altrove
una turba di parole distorte,
nevischio fervido sul mio sonno.
Fioccava lo stormo
dal manto cobalto
mentre il fendersi delle piume
incrinava la notte,
ove mi pungevano cocci di
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Nemesi |
17/10/2011 21:13 | 2457 |
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| Divengo equilibrista,
tra i miei amari silenzi
e le tue parole spigolose,
somiglianti alle sporgenze
di un'aspra inquadratura.
Oscillo sulla corrente,
su fili tramati affabilmente
e disfatti con noncuranza.
Io, roccia scavata,
incarno uno
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| Ieri t' aspettavo,
inerme sul giaciglio,
scucita da un filo di barlume
che fulgido, mi ghermiva dentro
come un fuso che
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Nemesi |
16/10/2011 20:29 | 2426 |
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