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Laura Maira
Le 110 poesie di Laura Maira
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| Sarò pronta per morire all'alba
agghindata di fiori sul capo e bella
con ricami di broccato sulle vesti
le mani giunte e i capelli sciolti
liberi al vento
Aspetterò in silenzio il Tempo
sfogliando una margherita tra le
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| Seduti su scranni di pietra
ad osservare la terra muta
sotto il cielo grave
stavano i desideri
piegati sotto la scure del silenzio
Curvi i pensieri come nel sogno
si rincorrevano confusi
dietro eserciti schierati
di scheletri urlanti
una folla
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| A che servono queste lacrime
sulle palpebre salate?
Veleno di gelo,
trattenute
sull'orlo di un baratro estremo
da un urlo silente
A che serve contemplare
un quadro vuoto?
Il portale chiuso
su un mondo agognato
ignaro dell'occhio curioso
A
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| La Tua ombra mi ha avvolta
tra le Ombre
nel lungo Crepuscolo
La Tua Falce mi si è eretta dinanzi
guardandomi con concupiscenza
Il Tuo trono mi ha sedotto
chiamandomi con voce possente
Il Tuo cranio di mutevole forma
si è
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| Non c'è più nulla che mi commuove
di voi non ho che una pallida visuale
una farfalla morta che ha perso colore
una pozzanghera da evitare
una croce di legno
ho le spalle di cristallo e i piedi di piombo
non c'è più
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| Io amo le mie mani bruciate
le mie braccia ferite
le mie ginocchia sbucciate
quando correvo
incespicavo e cadevo
quando vedevo al buio
quando ero indifesa e potente
quando baciavo il mio sangue
quando ero punta da spine
amo pensare al dolore
al
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| Ho sognato uno gnomo strano
mi guardava da lontano con un ghigno sinistro
mi accennava un fatto che riconosco
credo riguardasse un parto ed un mostro
una nascita sfortunata
ho sognato un obitorio all'ospedale
su una tavola d'acciaio un corpo
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| Non so a cosa sto pensando
forse a quella ch'ero un tempo
so come rievocarlo
senza battere ciglio
guardo strade dalle bocche cucite
case maltrattate dal silenzio
un teschio con la cenere dentro
un tatuaggio come segno della fine
non so
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| Accettare è difficile ma non impossibile
basta guardare da lontano
trovare il modo per scavare una tana
un tunnel sottoterra
metterci accanto ogni cosa serva e coprire
nascondere bene
accettare non è un errore
basta prendere
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| C'è un parco abbandonato di notte
triste come un circo errante
frequentato da spettri e mostri
esseri nascosti tra le ombre
un cimitero ambulante
ci sono petali di sangue tra le foglie
bambini si reggono su stampelle
creature che in vita
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| Sono un animale da palude, vivo in uno stagno
nelle sabbie mobili inghiottite dal tempo
atmosfera umida e deserta
in un pantano fino alle braccia
mi cullo e sprofondo
tra i canneti ed il silenzio
un tappeto di giunchi
nebbie evanescenti
sono una
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| Dal mio diario segreto escono fuori pugnali
spranghe di ferro
pioggia di fango
dal mio diario esce ogni tanto un coltello e una spada
un rasoio affilato
un tronco d'albero caduto
Nel mio diario si muovono foglie
si sanguina costantemente
si va
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| Sono in shock, rianimatemi
adrenalina endovena
sono sulla sedia della morte
ad aspettare non so cosa
tutto passa senza tracce
datemi la scossa, un temporale
lidocaina nelle vene
fatemi svegliare da questo incubo
strappatemi dal limbo
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| Mi attraggono i luoghi deserti
gli antichi palazzi abbandonati
i cimiteri silenziosi
le soffitte polverose
le case diroccate
Mi piacciono i giardini incolti
i mondi sommersi
i tesori sepolti
i passaggi segreti
i parchi dimenticati
Le
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| Sono stanca di stare a guardare
dovrei agire
prendervi a schiaffi
uscire fuori e urlare insulti
sono stanca di tutto e tutti
vedo troppi dettagli chiaramente
non ho una lente che mi protegga
nessuna illusione che regga
vedo ogni miseria e
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| Ma come fate?
felici e sorridenti in mezzo al nulla
beati e contenti tra la folla
illusi nella merda
in forma a tutti i costi
fasulli ottimisti
pronti a prenderla in quel posto
fiduciosi al punto giusto
mi fate ribrezzo
mi viene
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Laura Maira.
| Non so mai quantificare il tempo
mi ricordo di un'altra vita
mi sfugge la data, il giorno
se sia stato reale
questo destino infame che mi tormenta
ero come la pioggia
come un ruscello
non saprei dire quando
questo destino assurdo, fuori dal
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| E' un gioco di parole
il rebus della morte
il treno delle scommesse
il tunnel dell'orrore
E' la carcassa di un animale
il neon di un ospedale
una lama al collo
il sangue che pulsa lento
Questa noia è la fine di tutto
quello che non
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| Levatevi di mezzo
mi bloccate il passaggio
mi togliete il respiro
m'è rimasto l'orgoglio
levatevi di torno
Cosa credete di fare
sperate che scompaia un giorno
ch'io muoia nel sonno
che smetta di respirare
mi aspirate sangue dalle
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| Ecco cosa succede a fermare il tempo
il sole è uno sbadiglio
non ho caldo né freddo
sonnambula di giorno
non ho bisogno di fare programmi
di fare le scale
di scendere e salire
ecco cosa succede
un crampo muscolare
Ho tagliato i
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| Non ho accesso alle vostre stanze arredate
ai vostri saloni brillanti
ho smarrito le chiavi
non ho un auto
non ho tempo
non ho il vestito adatto
porto il lutto da anni
non ho più le mie armi
non ho più sentimenti
non ho
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| Sono intollerante
ormai non reggo quasi più niente
faccio fatica a respirare
non ho pazienza e costanza
ogni cosa è come avesse la lebbra
mi tengo a distanza
gli odori dei vostri capelli
i vostri aliti pesanti
i vostri veleni e le
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| Perdo le parole, l'istinto a dialogare
perdo concentrazione, consistenza
ogni voglia umana
mi si incolla la lingua al palato
il sangue circola lento
a stento ricordo chi sono
la verità è che non ho senso
mi hanno cancellato su un
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| Non si impara mai
cinque, sei, dieci volte
si sbatte contro porte blindate
sempre le stesse facciate dipinte di fresco
a me questo colore dà il disgusto
ho la nausea e lo strazio
voglio il buio fitto
sono distante anni luce
non ho
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| Un tempo correvo
ridevo, piangevo
un tempo avevo brividi
freddo, caldo
un tempo avevo bisogni
estati, inverni
vento tra i capelli
il sangue usciva dalle vene
Mi volto a fissare uno spettro
un tempo saltavo il fosso ridendo
tagliavo il
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| Voglio una veste di silenzio
il manto dell'invisibilità
una città deserta
la stanza senza porta
voglio lampioni spenti
niente ricordi
le maschere stracciate
le bocce cucite
voglio sfilate di fantasmi
chiese e alberi spogli
occhi
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| Ci sono passi felpati nella mia mente
sottoscala pieni di ombre
disegni abbozzati, fari abbaglianti
flash intermittenti
Sogni confusi
colori grigio sfumati
catarifrangenti su strade deserte
porte senza chiavi, finestre rotte
Ci sono salite e
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| Vengo dall'inferno
da un sotterraneo profondo
da silenzi polverosi
da bicchieri vuoti
dai conti sbagliati della sorte
Da vie abbandonate
da buste lasciate a terra
dalla pioggia amara
sono una creatura marina
vengo dall'abisso
dalla bocca
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| Di tutto ho ancora il sapore
l'amaro pugnale sottile
tutto e niente da ricordare
la memoria è un gioco di specchi
spalanca gli abissi e stringe gli occhi
sento i graffi sulla pelle che amavo
i ricami di soli splendenti
le impronte di vecchi
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| Siamo invisibili, irraggiungibili
allungo le mani invano
non trovo che pietra fredda
parole di vetro
la falsità d'un sorriso
La commedia m'ha stancato
non vi sono somiglianze
siamo incompatibili comparse
foglie diverse d'uno stesso
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110 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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