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fanyeats
Le 196 poesie di fanyeats
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Porta il tuo nome
quel che i miei sensi
fomenta e aggrada,
perché rifiorisce
il mio deserto
all'umido del mio
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Muta la mia lingua sta,
ai suoni e incanti della tua;
ma l’ipotalamo già rimbalza
i dilatanti impulsi
ai sensori e
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Ho costeggiato il mare per l’usuale tratto,
ad un’ora più tarda del solito,
ma col disco rosso del sole
che
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La tua pelle
ricamo
d'intensi versi
come unguenti e balsami
per le nostre pene;
nel viso assente
di vital
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Quando ti penso,
sei la creatura
piu’ dolce del mondo.
Quando ti sogno,
il mio sonno è
quieto e
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Maturano le cerase
del color della passione,
del sangue e della vita,
mentre le mie solitarie veglie
osservano anche
il
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S'appressa la notte
alla mia trepidante anima,
come le temute onde
d'un impetuoso mare,
ove navigo d'un
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Ombrosa fronda,
adagiata
su niveo petto,
occhi di cerbiatto,
d’infinite carezze
costrutto,
pigmento del
medesimo
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Oh luminosa notte di stelle,
con un muto soffio d’aria
ad evocare arcane presenze!
Che tremolio di tracce
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| Quando verrà
il maggio odoroso
dell'ultima pioggia
e delle rose e delle viole,
tornerò inquieto
a
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Permani nel mio cielo,
stella del mio vespro
dall’ombre appena accennate,
che nulla tolgono alla possanza
del sogno e dei
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Porterò la mia malinconia
in giro per la brughiera
e là aspetterò che s’alzi
l’ululio del vento della
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Parlo di te
per tremolanti lucciole
e scie di comete in viaggio
senza mai quiete.
Fascio di luce
gli orli della
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Reminescenze
d’antiche
assonanze,
fermagli
di vento
per fissar
le mie fantasie,
lettere come note
di subliminali
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Pace porti teco
questa mite sera
che s’appressa.
Serenità scenda
a velare la tua anima
dagli affanni
d’una
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Quando
il dolore
verrà
a trovarmi
nel disiar
vano
del tuo affetto,
gli parlerò di te,
delle mani
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a fanyeats.
Parole
pur banali
si stampano
nella memoria
e mai sbiadiscono,
al pari d' un viso
che t'innamora.
Quante
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Questa tenera
notte di maggio
nel mio cuore
forte s’imprime.
Il cielo è stellato,
il mare è un
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M’assalì troppo presto
la vita con le sue pene
nell’età dell’innocenza,
quando è impossibile
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Non temo dell’orco
l’orride fattezze,
che il mio istinto
preparan alla difesa,
ma la grazia e le gentili
forme d’una
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Prendi forza
per la tua vita
da che riemersa sei
dal tuo amplesso
abissale e muto.
Sarò io la parola
del tuo
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Pace sia tra noi,
dopo aspra e cruda pugna,
si taccia l’orgoglio degli eroi,
ché la vendetta lor ripugna.
Non
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Piangono occhi stupiti,
in grembo alla notte,
dea dell’ultima quiete.
Per tutto il giorno,
col puntale chiodato
del
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Passan d’improvviso,
per attimi inspiegabili,
le soluzioni di problemi
a lungo impossibili,
quasi che dal di dentro
un
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Quadro atlantico.
Sonnecchia il tramonto
sulle bianche case d’Olhao.
Uno sbruffo della prima brezza
insegue una
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Non rinverdir mia vita
incipiente Primavera
ch’or m’attarda la salita
e s’allungan l’ombre
nella sera.
Ogni alba che
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Quand’ero un bambino
dall’orizzonte lontano,
non avrei mai voluto
chiuder gli occhi
sul mio mondo
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Qual vita scansar può
i neri giorni dell’abbandono,
col sonno ch’arriva tardo
a lenire le fitte
del cuore e
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I miei occhi
non vedranno mai
il sorriso spuntar
dai tuoi, che dall’alma
si mosse per senso
d’interiore
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Qual perverso istinto
d’un dio crudele
sparse l’ebbrezza
d’amore per il creato?
Qual tragico fato
spinge l’ansia dell’uomo
a ricercar l’immagine
dell’eterno, cui non è destinato?
Una lunga stagione d’inverno
è la vita che ci
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196 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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