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♦ Michelangelo Cervellera | |
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hummagumma
Le 21 poesie di hummagumma
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Perché condannarsi al frammento idiota
e non tenere il filo lungo
il flusso, la corrente
alternare scuri e terre d'ombra
ai rossori della pelle
ai gioielli fantasia, ai turchese d'oltre monte,
questo timore da credenza
di passare la
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Le spiagge ombreggiate delle tue sopracciglia
sorridono invidiose alle marine degli occhi
e più in giù, la spatola sapiente della tua lingua
massimizza ad ogni spinta la superficie sensibile
esattamente come mani calde
venute da
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No blind reliefs
no dreamless nights
senseless ghosts no more.
Just the very first light
of my birth.
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Invece del catrame
vorrei ancora
il mio primo respiro
e le piume, le pagliuzze d'oro
del primo sguardo caldo.
E dov'ero
quando invece le mie mani di cemento
spandevano vetro sciolto nel mio occhio
e legno umido di foreste mai sfiorate
dalla
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Oggi è rapsodia di sonno
e di viaggio
(una serie modale piuttosto
col primo sospeso
secondo in minore
un terzo
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Gambe d'alabastro
e di zucchero sudamericano
mobilissime mangrovie,
nel loro retrogusto remotissimo
d'ebano
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Non sono calvo come i molli intelligenti
oppure quegli arroganti e violenti
che vorrebbero, col sangue e con le ossa,
esercitare la loro mai nata fantasia
i miei capelli si arricciano di pensieri
e fanno fili suoni voci e desideri
in linee
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E chi sono io
per pesare i quintali di vita che ridi
che accarezzi coi tuoi occhi
che pensi fuori dal nulla alla
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Non eran acque ferme
ma linee disegnate
veloci nel tempo
che creano superfici
e quindi pensieri
i tuoi occhi di ieri
come laghi che chiamano fiumi
perché sanno che ogni accogliere
va rinnovato.
E le altre morbidezze
- di gambe, di
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Non ti estinguere, mia cara
non di assenze costellare
il letto basso senza zampe
stai piuttosto, stacci, resta
non
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Non è fermo il mio andare
non resta, non calma
non spossa
la pelle neuronica
il cuore lavabile
le mie e altrui ossa.
A volte altri occhi premono,
a spalancarsi dentro i miei occhi
che diresti aperti.
Una seconda pelle
appena sotto
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a hummagumma.
Non sforzare la gola
a fingere ruggiti nell'ovile
non imbalsamarti di scariche estatiche,
dei soliti abusati codici
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Quando la luce di sbieco ti taglia l'occhio destro
ne esce sangue dorato,
pagliuzze minute di un technicolor
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Sei una piccola killer perfetta
dipinta di occhi imparati
ingombra di neve nei sogni.
Avrai pur fatto una scuola adeguata
- forse la SS. Stimmata
del Desiderio Deluso -
nella via che curva un poco,
all'inizio dell'infanzia.
Le fette dei
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Inutile cercare l'urlo o la fanfara
che carichi il gesto
del solito gruunff dionisiaco,
inermi quegli eserciti di
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Una frase morde la schiena
dritta dalla borsa che ti ha pur detto
che qualcuna sei,
allora infila sassi nelle tasche
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La solida trama
la fibra striata
del muscolo nuovo
del nuovo che filtra
che irrompe, sconfina
riempie i secondi,
i
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Oggi il caldo è metafisico
e tu sfrinisci pensieri
mentre inzeppo di secondi i minuti
fino alla scala più minuta della pelle
che riposa ogni cellula
con quei suoi occhi profondi
gettati nel forse- vediamo- chissà.
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Ma tremava sul margine del tuo occhio destro
un fascino di case a vetri, d'immensi pavimenti
da scivolare nudi su tappeti, da ballare sul tocco geniale del levare
e non più mare oltre la spiaggia, solo tronchi secchi al ricordo,
l'acqua,
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E se una mattina me ne andrò
nell'attimo scivoloso,
lungo il cammino che scende,
lontano da specchi maestosi
di chi vuole sempre qualcosa
ma giammai qualcuno
l'attrito del cuore
la panna schiumosa degli occhi
aiutino a dire
l'adesso
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21 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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