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Daniela Agrosì
Le 72 poesie di Daniela Agrosì
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Sul mio corpo percorro,
riflessa e inchiodata
nel baglior di uno specchio,
l'impronta lasciata da te.
Viaggia l'emozione
a ritroso sui binari del tempo,
brucia la pelle
là dove
come un filo di matita
affiora traccia
di quell'essenza
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Preme la gioia,
ancor di più il dolore,
si tinge di sfumature
colorate d'inchiostro
l'aria dei pensieri affannati,
preme la
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Due mani,
che pur non sapendo,
si cercano,
contro ogni sensato pensare
si trovano,
contro ogni dettato pudore
s'intrecciano,
e si snodano,
si accarezzano,
contro ogni eloquente parola
si parlano,
e si stringono,
si percorrono,
d'emozione si
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Ti ringrazio mio amore
per non sentir ragione
ed accender di te
pur se incombe grigiore.
Ti ringrazio dei battiti
che mi sai accelerare,
del respiro che accorci
anche al solo pensare.
Ti ringrazio mio amore
per le pene che al cuore
senza troppi
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Un giorno me ne andro'
e non sara' un arrivederci a domani
sara' un viaggio sulle teste di chi amo
sara' un cielo
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| Vorrei che fosse notte
sempre notte
quando di giorno
m'inchiodano i pensieri
e mi conpiaccio dei giorni miei più
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Ti penso
come un volto da accarezzare.
Un pensiero
da percorrere piano
fino alla fine dei giorni.
Un pensiero
che non
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La poesia è una musica che ti porti dentro.
Poco importa il fuori.
Poi mi spiegherai un giorno
perche' sei rimasta
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Nudo
davanti ai miei occhi
bello
come ogni cosa che nasce
fresco
come acqua di ruscello
svergognato
come pudore che non
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Dove saranno
e dove sarò.
Forse vivi.
Nell'aria che respiro.
O nei ricordi,
o forse polvere
di frettolosi
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Era profumo di mandarini
Era spazio da riempire
Di sogni e di carezze
Di battiti di ciglia
Di tonfo in mezzo al
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Daniela Agrosì.
| E poi
tutto silenzia
tutto tace
parli soltanto
ciò che sfiora il fondo.
Cos'avresti da dirmi
ormai
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Se avessi potuto scegliere
io di certo
avrei scelto il mare.
Quell'intenso
silenzioso
profondo abisso
di due occhi al
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Terra
patria ed orgoglio
che bacia sulla fronte
i primi
i tutti uguali
i belli
e i fortunati
Istante per
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| Volan leggere in alto
ancor distanti dalla poesia,
giravolte di lieve farfalla,
son parole ma sembrano danza,
ali intinte nella fantasia.
Nel tuo fondo più fondo
in quell'infero di strani pensieri,
quand'è giorno e non
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Polpastrelli impazziti
sui tasti vellutati del tuo corpo,
angoli nascosti
si lasciano ammirare
da un sentire muto
che non è occhi, né mani,
non è cielo, né terra,
è qualcosa d'antico,
un pezzo
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Quella magica urgenza
sulla bocca e sul ventre,
la febbre nello sguardo,
danze tribali in petto.
L'inutilità dei gesti
che veste un altro aspetto,
quella voglia di dirlo
a cani, a porci, al tetto.
Quel punto di non ritorno
sfida senza
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Ho un ti amo scritto in gola
inutile parola senza tempo
fermata a mezz'asta
in un grido muto
urlo smorzato
che ti spalanca gli occhi
prima che muoia il sogno.
Ho un ti amo alla catena
che non vuole fuggire
ma si morde la coda
e libera il suo
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T i amerò
perché altro non so fare,
in questi giorni prepotenti e muti
incatenati a se stessi
dal loro stesso inganno.
Ti amerò
e spargerò la tua essenza
sui fiori di montagna
così vicini al cielo
così
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E poi raccogli il vento
e asciuga quelle lacrime
panni sporchi di dolore
attaccati ai fili dell'anima,
lasciale evaporare,
che il cielo fugge sempre chi non spera.
Cosa cercavi in quell'angolo di cielo?
Raccatta i pezzi
sparsi nel
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72 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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