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Giulia Gabbia
Le 227 poesie di Giulia Gabbia
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Ti chiesi un giorno d' insegnarmi
a volare
e sussurrando ad un orecchio delicatamente mi rispondesti
"prendi questa mano
e segui il destino che respira,
le cime degli alberi non sono così alte".
Dispiegai le ali e intrapresi
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Tra le note di una vecchia canzone
penso ai giorni perduti
sbiaditi dagli anni
e alla voglia di poter dire
parole mai dette regalate al vento
lasciate senza saluti
con rimorsi e pentimenti ingoiati
tra le mille scuse lontane.
Ritrosie disperate
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E la musica va,
sulle magiche note .
In percorsi disegnati,
da raggi di luce viola,
che dalla finestra
accendono il profilo
di una donna
senza storia.
Quel suo essere
quasi invisibile,
assente
mentre il suo corpo
si muove
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E respirai nell'aria aquila in sogno
con l'ali aperte, mentre solcavo il cielo
e niente più importava o aveva un senso
tranne avvertir tra le mie piume il vento.
Quell'alito sferzante prese nell'aree
immenso e illimitato in cui planai
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| Le ore passano
al suon del ticchettio,
invadono dolcemente
il sacro silenzio.
Attimi interminabili
attraversano il corpo
camminano lenti
nei loro anni
piegando il capo.
Il tempo fugge
scandito da mille sussulti
svegliati dal
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Gran tenerezza
mi pervade
nel ricordo di quella rosa
mai sepolta.
Dal ceppo antico
e dal profumo di petali
ormai perduti
che tanto ilare mi torna.
L’emozione arde l’anima
di vita nel canto di uccellini
nel rimembrar ancor
la mano
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| Braccia forti di lussuria
avvolgono lentamente
la bianca gazzella
dove una calda lingua lambisce
ogni centimetro della sua pelle.
Gocce di saliva scivolano lungo la schiena
saccheggiando i fianchi ed il nudo ventre...
Annusano ogni piega
del
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Afferro l'archetto
mentre la mia mano t' impugna...
Le dita si muovono...
una ad una
sulle corde tese.
Prende colore la musica
accarezzata dal vento.
Frammenti di cielo
scivolano nell'abisso della anima
nel tascapane del tempo.
Ali di
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Persa nell'infinito silenzio...
scruto un dipinto
accarezzata da un gelido vento.
Vedo
la pace autunnale
che sfiora il tempo...
scende lentamente
dove comincia la strada del presente.
Con passi morbidi
su tappeti erbosi rosso rubino,
guardo
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Cosa mai nasconderà una zucca
nella notte delle streghe?
Uno scheletro malandato,
uno spirito maleducato,
un fantasmino fluorescente,
una ragnatela avvolgente,
una maschera stregata
o una faccia spaventata.
Cosa mai si nasconderà?
I suoi occhi
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Non guardarmi, vado via
ti saluterò senza un minimo grido di dolore
con una lacrima bruciante
che righerà il viso
nella
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Cuore,
a te non chiedo che dei lineamenti
di quel volto che ti ha fatto battere ritmi irrequieti
anche se come un orologio giri al contrario.
Non voltarmi le spalle
ora che cerco nella nebbia
la luce del mattino
mentre stringo al petto il
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Andare avanti e non avere radici
viaggiando tra i monti e paesi
in un viaggio senza limiti.
Notte dopo notte,
giorno dopo giorno
inseguendo le scie del mare,
che non hanno strade
ma solo terra e cielo
e ritrovare orme sfuggite
ai crepuscoli del
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Vorrei scrivere
Non trovo le
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È lassù che voglio andare
nel mondo degli Angeli.
Quando la malaugurata sorte
raggiungerà il suo traguardo,
strappandomi dalla terra degli umani.
Non ho paura della morte e né la temo,
è solo un’attesa di
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Esistono
poesie,
ancora non scritte
come perle che
giacciono in un mare tranquillo
in fondo all'anima
attendendo
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Com'è difficile spiegare
cosa c'è in fondo al cuore
ho finito tutte le parole.
Vivo sfidando ogni giorno la vita
guardando il cielo molto lontano
mentre passa sopra di me un aeroplano.
So che prima o poi le cose
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Fate cantate gioiose
tra le rose, le margherite
e le bianche calle.
Incantate di feste e balli
pioppi e faggi.
Liberate d'ogni spirito divino
erbe, fiori, e piante da giardino.
Stregate di magia
la notte intera così che i prati i
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Vidi il silenzio,
raccolto su labbra chiuse
di questa vita che ci regala,
volatilità impalpabile
come non fossimo mai esistiti.
Da spenti sguardi
fuggii via come la notte scura
alle prime luci dell'alba
che non portò
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Dietro le sbarre
uno sguardo fugace
al fango dei piedi
sopraffatto da un saluto
che sa tanto di addio
mentre nel
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Respiro la tua pelle
alone lasciato sul cuscino
nel tormento d' averti ancora
pulsante dentro me,
in questo caldo gioco
che emette calde gocce.
Mentre la mia fantasia cammina
sugli avvinghiati respiri
fino a sbocciare
un vivido grido di
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Altro tempo é passato
il nome tuo ho già dimenticato.
Di quell'amor né soffro né sento
ricordo solo le
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C'é del nuovo
sui rami dell'albero
che inebriano le narici.
Piccoli fiori biondi,
vivaci ma sobri
brillano come i raggi del sole.
Sbocciano
segretamente nella notte
sotto un cielo
ammantato di stelle.
Tra i fiori nascosti
pigre
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La mia ultima stella
non è nel cielo
è lì
tra le braccia del vento.
La sento, la vedo
le parlo
sullo sfondo dei ricordi,
raccogliendo cocci
di infinite emozioni.
Non posso fare a meno
di pensare al suo sorriso
splendere
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Ho cercato
tra le tue parole
i versi giusti
ho
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A guardar i tuoi occhi
mi ritrovai a intrecciare
pagine doppie
rese incantate
dalla profondità di quegli spazi
espressi in un mare che non può cambiare
lasciando ai pensieri
il bisogno di non chiedere più niente.
Li
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Guardo i giunchi flessuosi
ammantati del verde dei prati gioiosi
mentre il pigro ronzare delle api
operose
mormorano canzoni
senza parole tra i mandorli in fiore.
La primavera rinasce nell'anima
tra le rose bianche e le spine
mentre vivo,
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Or é giunto il Capodanno
il primo giorno di tutto l’anno,
a seguire tra la pioggia e il febbrile
è febbraio marzo e aprile.
Maggio e giugno s' allunga la sera,
il mare è senza bufera.
Il solleone s'è nascosto
per
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Seduta
su di una panchina
davanti al mare
m' accorgo
d'essere divenuta grande.
Un 'ennesima notizia
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Acceca l'uomo
credere di
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227 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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