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er bacio ancora tiepido d'er sole
ner mentre arivi la matina presto
la sapida carezza gonfia d'estro
che te riserva er vento ponentino.
ogni vorta è na ridda d'emozzioni
de odori appesi a vecchie rimembranze
confusi n'mezzo a chiappe leggi
Sotto diàfana pelle
vene scarlatte
son strade illuminate
in cartolina,
tra
rossastri lampìridi
bagliori
che erompono dal cuore
al suo rintocco.
laddove
avida bocca
suggeva alla vita il succo...
e bramoso di leggi
alzati amica nebbia; ottenebrante velo
pervadi terra e cielo per attimi infiniti
non cada mai lo sguardo più in là della tua coltre
nè mente vada oltre contorni indefiniti.
ti arrida la vittoria sul tuo nemico sole
protervo leggi
sarà pe’ l’aria... così friccicherella
...o forse pe’ la fava e ‘r pecorino
...sarà pe’ quer bicchiere n’più de vino
oppure... che oggi n’dossa la sottana
ma sento er core mio che batte forte
...sarà che l’amo come er primo giorno
o che l’amore leggi
Mo' che'r Natale ha finito de gonfià er core
de ingiganti' la gioia si... ma pure la tristezza
mo' che forse la voce n'gola nun se spezza
vojo parlà co' te scaccianno via er dolore.
son luci intermittenti di lucciole nel buio
cuori che si uniscono al digradar del giorno
molteplici solitudini di passeri solitari
singole unicità che mai faranno stormo.
mi sembra di ascoltarle, determinate e forti
parlare tra di loro leggi
qual sole che digrada al suo tramonto.
si staglia l'abatjour sul comodino
creando uno scenario vespertino
che irradia tenuemente tutt'intorno
m'appare in questo sfondo surreale
la pelle sua di latte appetitoso
a disegnare il corpo generoso
di leggi
Tratti di pelle candida
emergono allusivi
dal nobile tessuto
che fascia le fattezze
qual buccia saporita
che copre un dolce frutto
e in sincrono ne esalta
golose rotondezze
dalle setose maglie
fragranze voluttuose
soffondono leggi
a un biondo raggio appese ascendono faconde
gocciole rubiconde fuggite via dal mare
s'avvinghiano estasiate all'infuocato amante
vicino ma distante fino a evaporare!
e già son tra le braccia candide e ovattate
di nubi delicate bramose di leggi
s'inerpica silente
quale mortale effluvio
sull'anima che inerte
si pone a rimirar
trascorse rimembranze
che pioggia di diluvio
discendono copiose
l'ego a fradiciar
e aspetti il suo memento
in primigenia posa
ancestral positura
di leggi