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Maria Pia Ercolino
Le 60 poesie di Maria Pia Ercolino
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| Donna,
quel mal puro corpo ch'io ho.
Donna,
flebile e soave, tondeggiante paesaggio.
E se pur potessi cambiarlo io non lo farei.
L'amo.
Così come il batter di ciglia che sento.
Ho leggere penetrazioni d'animo
vanno e vengono con
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La mia forza è un contrasto sordo
contro la tua capacità d'andare.
Corri,
taglia il vento con urla disorientate,
saran solo resti di inutili tentativi.
Non gioco d'azzardo,
gioco d'astuzia,
picchio pacata sulle mie
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| Rosso,
passeggio tra i corridoio
posata sui corrimano
mi posseggo bollente.
Rosso io vedo
rosso io sento.
Piedi miei son ch’avanzano
ti sfiorano un po’
lui sale progredisce.
Sei pronto!
Il corpo ch’io gestisco
piano appiattisco
un buco ho
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Decadente
mi affetta l'anima
derido me stessa
per le pene patite.
Ora basta.
Chiudo i battenti
e me ne ritorno
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Eri convinto che avrei ricamato
la solita poesia di frasi contente,
non l’ho fatto.
M'ispiro sta volta a quel che va fatto
all’uomo morto che sorrideva sempre,
quel po’ che la vita gli giovava
in volto lo sfigurava
ed in cuor mai era come le sue
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Sto mangiando pane
e giornate quotidiane,
son passata ad oggi
con poco in particolare
e quel sol che batteva freddo
sui tetti
sul mare,
la cittadina respira.
Con tanta tenerezza
le onde s'arrancavan alla sabbia
ed ai miei ricordi che non
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Mi catapulto qui
nella mia altra vita
ch'aveva il rumor degli uccelli a primavera
ed il rumor del vento tra gli alberi dei viali,
l'odor d'estate
sposato con l'odor di primavera.
Mi travolge e mi assale.
La rifiuto e la desidero.
La detesto e
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Non scrivo più
son stanca
grossa mi sento
ed il cervello ha imparato a fumare,
non s’affoga più
catrame ed inchiostro introduce solitario
nei suoi polmoni morenti.
Non m’abbatto più
lascio tessere al fato
che povero stolto si
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| La tua bocca ha visitato pianure
ha tratto conclusioni tra colline senz’alberi.
Tra valli non piccole ha giocato la tua lingua
tra i pendii ha trovato riposo
su vette vertiginose ha scavato la sua fossa.
La rugiada bollente del tuo corpo
s’è mossa
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Non amai mai
quel che grondava dal tuo tetto,
o forse si.
Quest'io non sapevo,
ignoravo.
Pettegola vita mia,
in mente ed in cuor mai ha taciuto.
Verde di grigiore
la voce mai s'è ammutolita.
Mi sporgo un po' fiera
tra le mura d
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I gigli,
si quelli ch’eran bianchi
come il pargoletto morente
quel ch’hai lasciato vacillare
sui loculi del cuor tuo.
Venereo pallido si scioglieva nel tuo volto,
pareva la luna specchiata
nel lago dove l’anima tua s’è coperta.
Non
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Invia un messaggio privato a Maria Pia Ercolino.
Ho urlato al vento
tutta la voce che avevo
è scappata.
Ho ascoltato nervi
uscire via da me,
ho svuotato la
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No, non lo so
sto criptando qualunque segnale
inviatomi dall’inferno.
Scotta come il ferro rovente che mi appiattisce l’anima
in lingua biforcuta s’è trasformata
quella grande carogna.
Mi piaceva correre
dove pavimento non c’era
l’aria
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Vi lascio al puzzo solitario
che affligge le mie narici
raggiungerà anche voi.
La vostra noncuranza nei miei confronti
diventa ossa ricoperte di carne marcia
e larve solitarie riempiranno il vostro cuore
semispenti sazierete le vostre
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| Ultima,
non grido gioia
grido la fine tenera e giovane.
Viola di metallo ho indossato
e il lustro fascinoso
mi ha legata a te con argenteo carisma.
Se t’ho odiata non ci son colpe
se t’ho amata è definito desiderio
di congiunzione come
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| Il mio sguardo
è tragedia greca
sipario sui due mondi
e morte strappata
diventi su carta.
Tu spettro solitario
mi tormenti di nuovo.
Alito trasparente
gelido mi resti alle spalle
luminoso mi compari davanti.
Sparisci bramoso
tutta la
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| Perdi la tua stravaganza
nell'attimo in cui ti serve
ti desigilli come pacchetto regalo
ti abbandoni come vittima stuprata
e l'incoscienza che non ti lascia
mandala fuori.
Barbie con il volto deturpato
girovagano tra i tuoi
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| Tra lampi e bufere
tra mosche e zanzare
il mio pensiero va.
Muore sul ciglio
quello della strada
dove son cascata
su
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| Velocità paurosa nel suo parlare
Strillava la sua ninfomania per la vita
eppure sprovvista di volto.
L’altare della discordia placava la sua ira
amara la medicina con cui si curano tutti i mali
bollente l’acqua dell’inferno.
Dalla sua schiena
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Ho fame...
ricalco con la mente ricordi
per costringerli a restare.
Ho udito...
lo sento dentro
come un incudine
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60 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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