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Francesco Giardina
Le 234 poesie di Francesco Giardina
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Sono sceso in piazza...
la grande piazza...
era festa
era vuota
ero vuoto
ero pieno
ridevo piangevo
impassibile
indifferente
coinvolto.
Era freddo
pioveva
c'era la nebbia
tanta nebbia
una nebbia venuta da lontano
una nebbia
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Resisto almeno per adesso...
ho gli occhi dipinti di cielo
...come sono bello nelle mie favole di gesso!!
costo meno di un tramonto
meno del dolore
meno della pace
meno di un caffè al Bar Monti
...costo meno di una poesia
meno di un
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Mi son trovato
a un rigo da Dio
avevo le mani sporche di paura
ho sparato
per fortuna
mi scagionarono
pensai
che
il giudice fosse ateo
poi mi
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Roma per cento volte
finirà
ma i gatti passano sette vite
e io
una sola
e una notte
proprio da qui
mi hanno preso
a calci l'anima
la lupa mi ha sbranato
il cuore
scrivo
da oltre
e muovo con un dito
le mani di DIO
che mi
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| Ero pelle
minuto come un granello di sabbia
nelle tue mani stavo
e
pensavo
che il mare fosse donna
annegai
in un pozzo
di sangue
ma non ci trovai nessun nome
e nemmeno il tuo
e ancora cerco
in queste spiagge
soprattutto
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E migro
ove pensiero
ovunque sia
sull'asfalto
delle nebulose
argentate
tascabili
come puzzle
di parole
estratte a sorte
dalla cabala
animale
carnivoro
spremo le meningi
di sudore
e in pudore
impudico
tolgo l'amo dal
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la mia solita noia
appesa sul tavolo
come
resto di una cena
ho lasciato fuori i buchi
stasera a casa mia entrano solo
le vele
parto domattina
appena finisco
la nave
le scarpe le ho perse tutte
nell'anima
le ha macinate
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ho scritto un rigo zoppo
a cui mancano
le parole,
una strofa di troppo,
un pensiero banale
che voleva
solo andare.
un lenzuolo fatto di stracci,
sullo stendino
dei sogni,
madido
di speranza
e di buona cortesia.
ma l'ho scritto
coi piedi,
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Tenendoti per mano come un bambino
t’ho sussurrato “Grazie, papà!”...
Eri oramai avvolto dentro la tua anima
- freddo come il cielo d’inverno -
rannicchiato.
Respiravamo lentamente,
il tuo andava dolce verso la porta della vera vita,
il
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Ombra pennuta
cosa vai trovando mentre
a squame l'inchiostro
setaccia
le chiuse dei pensieri...
Arrovellata su te stessa
-nuda-
accarezzi,
a mano lieve
il foglio,
immaginando in esso
d'esser
curva d'anima
ma parole assolate
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Questa non è una cosa qualunque
e nemmeno era Cosa nostra...
alta, sguaiata, dimessa batteva le ali sulle onde del mare...
calda, sensuale e indifesa come una goccia di pane
tra le cosce di una pallottola a forma di puttana...
batteva,
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Dall'alba alla luce
Un piccolo frammento
Un legnetto
Un piccolo tralcio
Quel mezzo vuoto che senti
Tra l'essere felice e l'essere umano
Una condizione poetica
Un pretesto per far dolore
Quel secondo tra il cielo e la terra
Incerto come il
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Ho scritto due teglie di poesie calde come il pane...
le ho scritte su carta pregiata e forse igienica
Cosicché il mio ego ci si possa un giorno pulire il culo...
le ho rasate per bene
come belle rose le ho concimate con preziosi dardi di
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Certamente è possibile
legare al dubbio i pali della certezza...
tutto è obiettabile e relativo
persino
le fredde parentele del dolore
mi fanno compagnia
e mi riscaldano
come un topo sotto un gatto
o il diritto sotto al
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A caso sul volle
tra le cotte piume d'un volo
volto di memoria
c'addensa un buco di parole maestre
un pozzo d'un pezzo
cover o santo
dentro la sacra tela del paradiso
...alfabeto leggiadro
e sul comò una bella e assonnata
penna
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T’avanzerà sempre tempo per una carezza.
T’avanzerà...
e t'avanzera' fossi pure senza tempo...
t’avanzerà in mezzo ai ripostigli,
tra la gente e le tue virtuose pulsioni,
tra le passioni e le giocose scorribande del tuo
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Francesco Giardina.
Un istante...è come grammo per il tempo...
Pesa d'amore come quanto l'infinito che breve
s'appoggia sul mignolo di Dio
quando a cercare coccole s'accovaccia
Di sottile grano è fatto...
un istante è peso d'amore
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Ne notai il silenzio
lo spessore calmo del verbo
abbondava di luce
Misi il cuore all'andar armonico
del suo soffio
che senza parole
tingeva di verità la parete del cielo
Misi me al centro di quel moto
e quasi non respirai per
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E se Dio tornasse proprio adesso...(...)
magari io me ne starei al fresco
o seduto sul cesso
Per caso le foglie non volano
aprono le mani e stringono
coperte
Fa freddo al di là delle nuvole
la neve spupazza le stelle
fa l'amore nel Gran
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Non pensare Che tra Dio e Odio
ci sia solo una vocale
Non pensare che alfa e omega
Siano l’inizio in verticale
e la fine di un sipario
in orizzontale
O pure
siano lettere asfissiate
da cellule morte di un tumore
o di una finta morale
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Un canto
incanto
di vivere e poetare
amare e creare
...che non si finisce mai.
Se è scopo il nostro stare
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Chi cerca legge parole...
un libro
una storia
la Bibbia tra le mani...
-un cuore piccolo sono i nostri occhi-
guardano poco e guardano male
è bene immenso quel che è già dato...
Chi legge ama le parole
perché il vento se le possa portare
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Perché ti rattristi anima mia,
perché ti agiti in me?
spera in Dio: ancora potremo
lodarlo
perché ti ostini e dici:
mia roccia mi hai dimenticato!
il Signore veglia su di noi
ci farà vivere beati sulla terra
non ci
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Cammina con me
mio Signore
non abbandonarmi nella resa
mio rifugio
mia fortezza
allarga le tue braccia
e istruisce le mie vene
che non sanno portare amore
al mio cuore
apri le mie orecchie perché
non sento quel che non vedo
e non amo
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È perpetuo echeggiar
il latente fragore
dei
Moti d' anima
Ristora
l'infinito avanzo che trasale in superficie
...è cosa che non ci appartiene!
s' assenta in felice posto
dove lingue mute osano ardire.
Il pensiero
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Ho un paragrafo distorto, non convenzionale
È breve storia ...
Non ancora corrotto dalle ali meste del pensiero
...ah il mestiere del poeta...
Un succo di luna bevuto tutto d’un fiato
uno spicchio di lana a tessere cielo
...solo una
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Ho sete di te...
Lo so che è più facile lasciar perdere...
Ma io ho sete di te!
Lo so che la fede è sudore travaglio vertigine
- In fondo è come vomitar se stessi! ! -
Alture invisibili
Sotterranee
Abissi
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Come lieve
s’avvicina...
è frumento
fermento che trasuda pace
...la tua croce
giogo che accarezza
Libertà che vola nell’anima mia
Come lieve
Rapito
è candida la soffice nuvola...
Posteggia i suoi sogni i suoi
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Se credete che lo Spirito Santo sia di pietra
e come la pietra non si muove né respira
Se credete che chi crede non può toccare
Se credete che la Parola sia morta
Se pensate che la fede sia solo un anello e magari da
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Ho scritto una poesia per Gesù
L’ho raccolta nascosta dentro un fior di lacrime
Era piccola,
impaurita
Come seme si fece vita...
prese le mie mani
accarezzò i miei occhi
e quasi baciandomi mi sussurrò all’orecchio
Il foglio
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234 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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