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♦ Gian Franco Dandrea | |
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Luca Murru
Le 15 poesie di Luca Murru
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ma i pensieri sono mani
sono anni che non ho
nelle luci sfuocate nei miei occhi
la notte è un viaggio senza colpe
milioni di parole confuse costruiscono un ponte
di pietre di filigrana e corallo
sento il profumo dell'erba appena
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Come vivo?
Inseguendo le mie parole scalene
con fiato di vulcano che esplode
colpevole e imperdonabile.
Immemore
le tradisco con le tue.
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Ombre di vento sfuggente
scendono come fiumi neri
intorno a monili imbrattati
da more di gelso insanguinate
le tue perle scure come l'inchiostro
galleggiano in un mare inquieto.
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Incudini sorde urlano il tuo nome
stridono dimenandosi in acque spietate
germina sassi
incontri e paralisi
un tempo diviso tra
un sorriso
e una bugia non detta
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Ho abbracciato il liquido denso
che stravolge e diverge le mie vene
pensando di poterlo curare
nel punto dove si incontrano i cervi
ma oggi non c'erano cervi
l'altare era vuoto
e il vino era confuso
Nella mia mente aghi d'erba senza ombra
Che
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Sono parte di questa terra
Madre
Isola
Pensiero
dei suoi tramonti rosso sangue
e del suo vino bianco mosto
che si rivelano con fate e demoni
riflessi in un mare di ossidiana.
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Splendido mare scariche di luce
Riflessi immersi cerchi il tassello mancante
Frammenti di parole ti inseguono
Come schegge e tu insegui loro.
Quante volte le hai scritte
O hai cercato di fermarle
Di chiedergli di aspettare
Le hai sentite
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La vita è sovrapposizione
lo schianto alluvione
la poesia pura evaporazione
non c'e' nessuna condivisione nella creazione
solo una perduta ignoranza delle cose
il poeta è mendico
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Sorgono pilastri
eccidi di luride notti
avanzano in moti d'ombre
fulgidi guerrieri in sconfinate valli
arano il terreno e lo rivoltano
mordendone le carni vive
sanguinanti di morti vetuste
sconfinano nei regni del nulla
Hai mai visto elmi
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Invia un messaggio privato a Luca Murru.
E' un delfino poderoso
che si tuffa penetrando l'aria
riemerge ricurvo come arco possente
pronto a scoccare il suo dardo
arando in equilibrio la tua pelle
in flutti pallidi da semina
il suo muso rotondo
beccheggia stolto
riverso ad estuario
in
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Siamo pensieri
in continuo movimento
in involucri elettrici imperfetti
con milioni di parole nomadi
che ci legano
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Fammi restare così
adagiato sulle tue rive
cercando di respirare il tuo profilo
minino silenzio di ciglia ci unisce in un battito
lo stesso che ti fa muovere in direzioni misteriose che conosco.
Carezzami gli occhi
fa che leggano le tue dita
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Ho mille ferite di artigli dorati
che segnano i confini del mio buio
cicatrici diventate unione di sangue
ma nessuna ha una direzione
che mi indichi
che mi insegni
che mi ricordi chi ha sferrato i colpi
come fulmini annodati di meduse
che dagli
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Che cosa dovremmo fare di questa vita,
se non guardarla con gli occhi tremuli
infranti dalla luce che punta in picchiata sulla citta'
e si infiltra come baionette nei cuori di questa prigione
sognata in un angolo di specchio
ora sabbia acqua e
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Le parole
le mie parole
figlie di rami spezzati
frutti gravidi di semi maturi
sono armi taglienti nelle tue mani ora
esecuzioni senza appello i tuoi sguardi
lapidi senza un nome i tuoi silenzi
fumo di fucili rotti sui muri le tue risate
Le
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