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Anche per oggi
i tuoi occhi hanno spento le luci,
e riponi nel soffice nido
tutto il tuo corpo,
le tue amarezze e le delusioni.
E t'accosti lentamente il cuscino,
sino a cingerlo con prepotenza
in un abbraccio pieno di malinconia,
fino quasi a spezzarlo...
Chissà quante volte sei rimasta così.
E sei già abbandonata
a quel solito sonno ruffiano,
a cui tendi con grande speranza
la tiepida mano,
affinché ti conduca un istante da me.
Ed io sono in veglia,
giacché mi costringe il dovere
come potrei non vegliare per te.
Come potrei continuare
il mio ciclo vitale,
sostenere battaglie,
saggiare sconfitta e vittoria,
morire... e rinascere ancora.
E questa notte, lo sai,
carpirò i tuoi sogni come ogni volta
per poter rincontrare il tuo sguardo,
sfiorare il tuo viso,
saggiare di nuovo
il tuo fine profumo di pelle,
e placare così il mio cuore impazzito.
Ma so che con l'alba sarà tutto finito,
quando raggiunta da un raggio di sole
schiuderai gli occhi.
Sarà allora il mio esilio,
e con me porterò questa pallida luna.
Il tuo giorno comincia,
mentre a me resta solo
un greve sapore d'amore spezzato,
e volgendomi al cielo
non saprei con che rabbia ho gridato...
Ch'io sia dannato!
Se accecato d'amore rinnegherò Dio,
l'unico amico mio,
il solo che m'abbia realmente
capito e aiutato.
Ma son certo, che ogni qualvolta
hai riempito i tuoi giorni col pianto,
Lui ti ha sentita... e non l'ha scordato.
Ora anche i miei occhi
hanno spento le luci,
e ripongo nel soffice nido
tutto il mio corpo,
le mie amarezze e le delusioni.
E m'accosto lentamente il cuscino,
sino a cingerlo con prepotenza
in un abbraccio pieno d'angoscia,
sento quasi d'averlo spezzato...
migliaia di volte son rimasto così.
E son già abbandonato
a quel solito sonno ruffiano,
a cui stringo con grande violenza
la gelida mano,
per obbligarlo a condurmi un istante da te.
E questo giorno, lo sai,
carpiro i tuoi pensieri come ogni volta,
per poterti incontrare
in un sogno infinito,
e placare così il mio cuore impazzito.
Ma so che al tramonto
sarà tutto finito,
quando raggiunto da un raggio di luna
schiuderò gli occhi.
Sarà allora il tuo esilio,
e con te porterai
l'impavido sole.
La mia notte comincia,
mentre a te resta solo
la falsa illusione d'avermi incontrato,
e con lacrime agli occhi
crederai un istante
d'avermi persino... toccato. |
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