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Öl trì de Fèvrèr, del dumela e set,
amò turna sò che ndel Rifugio Lècc.
ormai l’è dientada öna tradisiù,
truas töcc insèma, per fa ü bel festù.
Sentàcc zò ndel rifugio, nà bèla brigada,
an màia epo'n bìf, e an fa sö öna cantada,
però fra ü moment an gavrà de partì,
coi ciaspole, à pè, e anche coi sci.
La ède in po’ dura, con chel che o mangiat,
ma tanto à ndà in giò, al rudela anche i sàss.
prepare i me sci, me strènze i scarpù,
po’ giò söla pista, che sodisfasiù.
La lùna l’è piena, e col so ciarù,
la illumina töt, la par ü lampiù
a scie pian pianì, per podì gustà,
stà bèla discesa, che me tòca fa.
Intàt sö ndel ciel, la lùna me spia,
i stele i me varda, che nocc de magia
sö riat ai piasai, amò bel lùghìt,
pecat che töcc chesto, zemò l’è finit...
Luna piena a Valtorta
Il tre di Febbraio, del duemilasette,
ancora una volta, sono al Rifugio Lecco.
ormai è diventata una tradizione,
trovarci tutti insieme, per fare una festa.
Insieme nel rifugio, siamo una bella brigata,
mangiamo e beviamo, e un po’ anche cantiamo,
però fra un momento, dovremo partire,
con le ciaspole, a piedi, e anche con gli sci.
La vedo un po’ dura, con quel che o mangiato,
ma tanto in discesa, rotolano anche i sassi.
preparo i miei sci, mi stringo gli scarponi,
poi giù sulla pista, che soddisfazione.
La luna è già piena, e con il suo chiarore,
illumina tutto, mi pare un lampione
scio piano piano, per poter gustare,
questa bella discesa, che mi tocca fare.
Intanto nel cielo, la luna mi spia,
le stelle mi guardano, che notte di magia
arrivo ai piazzali, ancora bel pimpante,
peccato che tutto questo, è già tutto finito.. |
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