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Se ieri si viveva nell’angoscia
per colpa della grave pandemia,
adesso con la guerra in Ucraìna
proviamo una tremenda ritrosia!
Non si riesce più di stare in pace,
dobbiamo abituarci seriamente
a vivere o convivere per sempre
con tutto ciò che accade giornalmente!
Un paio d’anni fa stavamo bene,
nessuno si sarebbe immaginato
che da una vita libera e felice
avremmo poi rimpianto quel passato!
Il virus ci ha ridotto l’esistenza
ad una schiavitù di restrizioni
ed or che ne stavamo per uscire
non senza sacrifici ed apprensioni ...
è esplosa questa guerra maledetta
che c’influisce in modo negativo
su d’un morale fragile e depresso
da risultare apatico e passivo!
La guerra ci ha lasciato il cuore scosso,
mostrando le violenze disumane
contrarie ad ogni bellica ragione,
con una crudeltà davvero immane!
A Mariupol, città martirizzata,
le donne violentate ed impiccate
dai russi che s’arrogano il diritto
d’usare le violenze spudorate!
La vita non è più quella di prima,
restiamo chiusi in questa situazione
e non vediamo alcuna via d’uscita,
davvero una tremenda umiliazione!
I notiziari quotidianamente
riportano le fasi della guerra
e il mondo intero si domanda spesso:
“Perché non c’è più pace sulla terra?”
E’ l’uomo che non sa più rispettare
il prossimo e la vita in modo serio,
s’è schiavo d’una perfida arroganza
diventa un prepotente deleterio!
Non siamo più noi stessi, lo sappiamo,
la vita d’oggi ci ha condizionati
in modo così strano e singolare
al punto di sentirci imprigionati!
Tre anni fa stavamo molto meglio,
ci sentivamo liberi e felici,
si lavorava senza alcun problema,
con gioia pur con tanti sacrifici!
Però non c’era questo grande assillo
del virus che ci ha resi diffidenti,
l’angoscia della guerra che ogni giorno
ci rende sempre più indisponenti!
Stavamo bene e non lo sapevamo
e ricchi soprattutto di salute,
non ci mancava nulla, si viveva
tranquilli senza crisi irresolute!
Stavamo veramente in paradiso,
ci godevam la vita volentieri,
non c’erano le bombe con il virus ...,
perch’erano lontani dai pensieri!
Adesso dal mattino e sino a sera
è tutto un carosello di notizie
che mostran la ferocia della guerra
col seguito d’orribile nequizie!
Purtroppo non si può tornare indietro,
non resta che rimpiangere il passato,
un tempo troppo bello, assai rimpianto,
adesso c’è un presente ... indemoniato!
Viviamo senza avere alcun futuro,
in preda ad un’angoscia assai sgradita ...
lo sguardo sempre fisso verso il vuoto ...,
non siam padroni ... della nostra vita! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Negli ultimi due anni siamo caduti dalla padella nella brace, prima la pandemia che ci ha portato via due anni di rinunce e sacrifici di tutti i tipi, ora l’angoscia di questa guerra maledetta che non accenna a terminare e ci arreca una paura profonda per il pericolo di una guerra mondiale. Siamo tra l’incudine e il martello, stavamo bene e non lo sapevamo, ora siamo in croce e stiamo vivendo giorno per giorno disperatamente ...» |
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