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“Volevo una ragazza, solo una,
ma che sapesse amare con rispetto,
Simona mi dispiace, m’hai tradito
ed io, purtroppo, questo non l’accetto!
Puoi prender le tue cose e andare via!
la serietà per me è al primo posto,
tronchiamo qui la nostra relazione,
il patto tu l’hai reso contrapposto!
Adesso puoi far quello che ti pare,
per me la fedeltà è sacrosanta,
per te la libertà è ciò che conta ...,
ma la tua assenza non verrà rimpianta!
Ritorna pure a farti cavalcare
dagli uomini viziati sessualmente,
per me l’amore è tutta un’altra cosa,
lo vivo sempre rispettosamente!
Va bene, è stata solo un’esperienza,
abbiam provato e non ha funzionato,
è inutile star qui a litigare,
il patto è sciolto, questo è il risultato! ”
Vincenzo la fissava furibondo,
Simona a testa bassa non parlava,
non lo voleva certo contraddire
sennò finiva che la dileggiava!
Però appena vide aprir la porta
e l’invitava a uscir dalla sua vita,
esplose in una rabbia incontrollata
gridando con la voce incollerita:
“M’accusi senza avere alcuna prova,
in verità io non t’ho mai tradito,
ho solo salutato un vecchio amico
ed ho aderito al suo gentile invito!
Andare in un locale a dialogare
per ricordare i tempi del passato,
non è tradire! Forse ci hanno visti
e non so cosa t’hanno raccontato!
Le malelingue stanno dappertutto,
ma se quand’esco incontro degli amici
e poi succede questo finimondo
di certo non saremo mai felici!
Lavoro e non mi serve il tuo denaro,
a me non piace far la mantenuta,
volevo questa dolce convivenza
perché sentivo d’esser benvoluta!
Fra giorni compirò diciannov’anni
ed ho ancora pura la coscienza,
ma vengo giudicata una puttana,
accusa che m’infamia l’esistenza!
Son sempre stata limpida, sincera
e ciò contrasta con la tua opinione!
Son io che me ne vado! Non cercarmi!
Dai retta a quelle stòlide persone! ”
Così dicendo prese le sue cose,
sbatté la porta, forte con violenza
e scese per le scale soddisfatta,
aveva dato ascolto alla coscienza!
Vincenzo restò solo e rifletteva,
aveva superato la misura,
Simona non si meritava questo,
è sempre stata piena di premura
con lui e lo trattava con amore,
aveva dato ascolto a quel sospetto
ed ora non sapeva come fare
per riportar Simona nel suo letto.
Attese il giorno del suo compleanno,
comprò una cesta carica di rose ...,
appena che la suocera lo vide ...
lo ricoprì ... di frasi velenose!
Simona stava immobile, Vincenzo
le chiese scusa, l’abbracciò d’istinto,
ma lei gridò: “Accetto le tue rose
per gentilezza, ma non m’hai convinto!
Per ora resto a casa con mia madre,
ritornerò se mi dimostrerai
sinceramente che non t’ho tradito ...,
sennò, non credo ... che mi rivedrai! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
| «Quando un uomo è troppo rigido e pieno di sospetti subentra una gelosia morbosa e la coppia va irrimediabilmente in crisi. Qui il dubbio è dovuto a delle malelingue che hanno riportato una cosa non vera e la lite è scoppiata furibonda con invettive poco riferibili, alla fine la donna si è risentita e gli ha fatto capire di essere una donna onesta che non merita queste accuse.» |
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