Lo studio matto e, a tratti, disperato
delle Scritture e dei paralipomeni
rivela nuovi aspetti del creato,
svelandone i mirabili fenomeni.

Se leggo da una parte che fu Adamo
la primigenia opera di Iddio,
e solo dopo suppliche, al richiamo
gli fece Donna per donargli brio,

sfogliando certe carte ben nascoste
trovate sigillate nei cassetti
(chissà da chi vi furono riposte),
trovai la verità, scritta in versetti.

"Ed il buon Dio, facendo cosa giusta,
creò la donna, prima, ed era bella;
si lamentava per la vita angusta;
ma tanto fece poi, la bricconcella,

che volto a confortarla, il buon Signore,
deciso a regalarle compagnia,
ci pensò su chissà per quante ore;
e a fabbricarle Adamo diede il via.

Ma quella, petulante e fastidiosa,
"lo voglio alto, basso, bruno, biondo!"
E criticando Iddio per ogni cosa,
scoppiò alla fine un mezzo finimondo.

Iddio tuonò: "la mia pazienza è al culmine!
Come ti ho fatto, adesso ti frantumo!"
E chiuse la questione con un fulmine:
dissolta in una nuvola di fumo.

Appresa la lezione poscia chiese,
ad evitare ancora brutti tiri:
"Adamo, dimmi un po’ le tue pretese..."
"ma che mi importa, basta che respiri!"