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Avvicinarsi eccolo il terzo millennio,
è come una moneta fresca di conio,
il millennio della rivoluzione tecnica,
delle soluzioni, della vita più armonica.
Tutti ne parlano e l'attesa cresce
ma, ancora non ci si prende pesce,
sento che tutto ora potrà cambiare
tutto più in fretta, forse, si potrà fare.
Più leggero sarà il vecchio lavoro
così sento dir da tanti, tacito coro,
tutto sarà più facile, veloce e snello
persino le enormi file allo sportello.
Le scuole saranno sede di cultura,
non più parcheggi in quattro mura,
d’alunni e insegnanti sopiti, annoiati,
forse domani ancor più ricompensati.
Tutti i giorni e in tutti i momenti
il ripetere senti i soliti argomenti,
se rivoluzione sarà davvero ora,
io non posso che sperare ancora.
Visto che le cose, bene non vanno,
ne oggi, ne ieri, ne il passato anno
e tutti i giorni c'è contrapposizione
tutto questo è solo contraddizione.
Oggi purtroppo nulla va proprio bene,
più passa tempo, più aumentano le pene,
per sbarcar lunario, d’ogni santo giorno,
è una cosa oscena e vile come un porno.
Tutto sta andando male, in rotoli
sempre più giù tu ora vai, scivoli,
come puoi pensare ad un futuro
se scivolando sbatterai al muro?
Apri gli occhi, sveglia la tua mente,
manca poco, al duemila imminente,
poco è il tempo e troppo sconquasso
dalla catastrofe ne siamo ad un passo.
Bisogna far presto ed imparare
poi subito ad altri devi insegnare,
alle prossime generazioni, ai figli,
ad essere uomini e non conigli. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Queste rime sono state scritte nel 1999, una intuizione del futuro che si sta concretizzando sempre più.» |
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