Voglio una poesia
che accenda il mio sangue,
una parola scavi le vene
e una rima nella carne.
Voglio un silenzio che dorma
attraverso la pioggia,
che copra il pianto.
Voglio un bacio
che mi ricordi qualcuno.
Voglio una tempesta di piume,
un diluvio sulle lenzuola.
Voglio un verso,
un tulipano nero,
l’arcobaleno che custodisce una nuvola.
Voglio la ragione nella follia,
una canzone di notte
e un accordo di chitarra.
Voglio sconfiggere l’insonnia,
toccare l’anima e bere silenzio.
Voglio una farfalla sulle mani,
colori sulle dita.
Vorrei sentire canti, sentire il pianto,
morire dentro, rivivere,
e innamorarmi ancora.
Voglio una siepe di rose,
un prato verde, guardare avanti,
e dimenticare le offese.
Voglio amare la gente,
toccare i loro gesti.
Vorrei piangere davanti a tutti
e ridere dei ricordi.
Voglio un inverno sincero,
e una croce senza calvario.
Voglio amare per invecchiare,
dimenticare per crescere.
Questo è quello che voglio