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Portò in un angolo la sua bellezza
il sole brillava sulla terra
e lei al buio sotto gli inferi
fiori e piante germogliavano sulla terra
in un incantevole paradiso terrestre
tutto era un arcobaleno di colori e profumi
le Dee seminavano raccoglievano
in armonia e cantavano felici
adornavano il capo e le vesti di fiori
Plutone dalla sua buia notte
s’affacciò con l’occhio incantato
si accorse della bellezza di Proserpina
e se ne invaghì
innamorandosene perdutamente
follemente
la rapì
in un gesto da vigliacco
lei piccola ingenua immatura
cadde nelle sue braccia
per la troppa fame
e per le belle lusinghe promesse
di diventar sua regina
le offrì come dono un melograno
dai chicchi belli polposi
rossi come le sue labbra
ma lei doveva vivere nel buio sotto terra
Proserpina vittima e prigioniera
visse sotto terra
nelle profondità più buie
non furon sbadigli di sonno in lei
le stagioni non furono
ghirlande di fiori
divennero languide tepori di notti
dalla tenebre cava
si scavò uno sfiorito sguardo
eran corpi senza più germogli
tutta ingrigita divenne la terra
il sole emanava solo un ombra scura
tornerà l’aurora
di piogge ad innaffiar la terra
Plutono avea oscurato di grigio nero
lei pallida si colmò di raggi di sole
eran suoni di belati in tristezza
lei piaceva adornarsi i suoi lunghi capelli
di fiori e spighe di grano giallo
e nella avvolgente quiete d’acqua
si incurvò col corpo
nei nuovi germogli
furon vuote le sue mani
del chicco di melograno rinsecchito
ebbe e chiesto la madre perdono da Giove
nel fuoco del suo peccato
per esser scivolata nel buio
ritornerà in terra solo per sei mesi l’anno
...
La terra si ingrigì
ne fu rapita
e nella penombra visse come regina della notte
tenera fanciulla tradita e beffata
delusa nei dolci suoi giochi
intrecciò un fato
ritornar sulla terra ogni sei mesi
nel cambio delle stagioni |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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