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Ti svegli al mattino ma per te non sorge il sole
la radio canta ma per te non ha parole
ti immagini colori che non sono mai esistiti
o esulti per suoni che non hai mai sentiti.
E’ un panorama surreale quello che tu vedi
è il rumore del tuo corpo quello che tu ascolti.
Son mondi ignorati da chi è solo normale
chi non riesce a parlare con se stesso
chi non apprezza la fortuna in suo possesso
chi continua a lamentarsi di ogni male.
Eppure tu la vita la rimetti sempre in gioco
son io che penso che in fondo vale poco.
E’ facile il mondo per chi sa vivere.
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Esistono stanze create per provare il silenzio assoluto, dove si ascoltano solo i rumori del proprio corpo e dove sembra che una persona normale non riesca a vivere più di quindici minuti, una riflessione che mi ha stimolato questo testo.
Dedicata a tutte quelle persone che priva della vista o dell’udito son capaci di credere normale il loro universo e di viverlo sino in fondo.» |
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