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«Ah la primavera ... Ricordo benissimo il giorno in cui scrissi questa poesia. Stavo andando a scuola e ascoltavo su spotify Where’s my love ... sentivo che la primvera mi stava salutando ... mi stava venendo incontro per dirmi di essere tornata ... ma lui no. Lui era davanti a me ma come se non ci fosse ... in quel momento mi resi conto di non provare più nulla di speciale ...» |
Inserita il 11/02/2018 |
Mi senti? Ti sto parlando,
mi guardi? Ti sto fissando,
la dolce Primavera mi accoglie... tu no.
Mi aspetta fuori con il suo confetto tailleur,
tu invece voli nel nulla come i rimpianti in Autunno.
Mi capisci? Ti sto urlando,
te ne vai? Ti sto fermando,
la Dolce Primavera mi rapisce... tu no.
Mi sbatte in faccia la sua prosperità,
mi annoda gli occhi alle nuvole di paglia... tu no.
Mi ignori? Ti sto aspettando,
la Dolce Primavera mi umilia, mi isola, mi tortura
con la sua senile giovinezza.
Vorrei solo sentirmi a casa... come quando i fiori abbracciano
il mio balcone e guardi la pioggia con furore.
Hai paura? Non devi,
hai voglia di andare? Rimani,
la Dolce Primavera non resta in silenzio,
mi sfiora le orecchie e m'assapora le labbra... tu no.
La Dolce Primavera mi culla tra le sue armate braccia,
mi lascia sbagliare e poi ritorna.
Mi senti? Ritorna,
mi guardi? Ti sto abbandonando. |
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julia |
24/03/2017 21:01| 1928 |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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