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«È risaputo che l’essere umano ha indole egocentrica e man mano che cresce tende a diventare egoista. Ciò m’ha ispirato questo sonetto che si mostra del tutto consigliero per quanto concerne la generosità. È importante sapere che nella vita occorre far del bene a chi non ha di che vivere. Dobbiam dare con convinzione quel che possiamo se vogliamo un domani ricevere una ricompensa, perché la generosità non è mai stata troppa in questo mondo.» |
Inserita il 12/11/2017 |
È ccosa veramenti ‘ntarissanti
sapiri ca ‘nt’la vita hamà ffa’ bbeni
e ca bisogna da’ a ci nienti teni
quarche ccosa, cú pozza sciri ‘nnanti.
Si sapi ca nu’ tutti simu amanti
ti li turnisi e ca no’ ni cunveni
all’atri cu li damu, cá so’ peni
ci rimanimu poi senza contanti.
Ma nu’ propria ccussì no nc’hama ffa’
ci crai vulimu puru nu’ cu avimu
’na ricumpenza pi quant’hamu datu.
Ci mai all’atri no’ nc’hamù pinzatu,
è ‘mpurtanti pi tutti cu ssapimu
ca ‘na cosa ci cosa nc’hama dda‘.
N’hamà cunvenci’ ca
ci damu, avimu e, ci no’ muni, doppu,
percé lu dari no’ è mai shtatu troppu.
Traduzione
Se diamo, riceviamo
È cosa veramente interessante
sapere che nella vita dobbiam far bene
e che bisogna dar a chi niente ha
qualche cosa, ché possa andare avanti.
Si sa che noi tutti siamo amanti
del denaro e che non ci conviene
darlo agli altri, ché son pene
se rimaniamo poi senza contanti.
Ma noi proprio così non dobbiam far
se domani vogliamo pure noi avere
una ricompensa per quant’abbiam dato.
Se mai agli altri non abbiam pensato,
è importante per tutti sapere
che una cosa qualsiasi dobbiam dar loro.
Dobbiam convincerci che
se diamo, riceviamo e, se non ora, dopo,
perché il dare non è mai stato troppo. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Sonetto caudato in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABBA/ABBA, CDE/EDC, cFF.» |
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