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«Una faticosa acrobazia scrivere 9 quartine in rima incrociata! Ho voluto descrivere i pregi e difetti del borgo natio in poesia. Non sono rimasto totalmente soddisfatto di ciò, ma cmq è un regale che faccio alla piazza del borgo natio!» |
Inserita il 19/10/2023 |
La piazza della di città di Favara,
un tempo piena di coppole storte,
da cattiva gente, dipendeva la sorte
ma or, i giovani onesti, son l’avvenir!
La prima pietra, castel Chiaramonte,
ma quel maniero, fu solo il principio
poi i baroni, i palazzi ed il municipio,
anch’io in quel libro, son scritto tutt’or!
La biblioteca, dono del barone Mendola,
l’antico castello con la torre svettante,
la piazza pulsante con gente festante
ho nei miei sogni, e dentro il mio cuor!
La cupola grande, la chiesa matrice,
Il notaro ed il medico nei sette cortili,
della rinascita tirano e tessono i fili
or son tanti i turisti ed a tutte le or!
A san Francesco il monastero e la buca,
portai un pulman di panormiti turisti,
la gran libagione, non li rese mai tristi
tutti quanti ripetono, vogliamo tornar!
Il caffè Italia, a palazzo Fanara,
le sale ed i decori, di palazzo Cafisi
poi le fanciulle, con i loro sorrisi
del loro profumo, già sento l’odor!
La"stratanova, "abatia" fino al carmine
bello elegante è quid del vicolo luna,
nel pensiero una bionda e una bruna,
nei ricordi ancora con grande stupor!
Un passo indietro, per lo studio e lavoro
sono stato un migrante, un po’ itinerante,
per molto tempo, distante e scostante
dal giovanile, estatico, primo, mio amor!
L’antico paese, la giovinezza vissuta,
il vero pistacchio nell’agnello pasquale,
dai pasticcieri da capodanno a natale,
Dal panettiere"u chichireddu"il pane d’or! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Un affresco della città di Favara. In evidenza la bella piazza cuore pulsante del borgo natio. Sono sincero ho fatto le acrobazie per scrivere in rima incrociata! Io vorrei vedere la criticona "avidadiva" scrivere 9 quartine in rima incrociata!» |
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Io vorrei vedere la criticona avidadiva scrivere (Giuseppe Vullo)
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