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per sprigionar pensieri accendendo variegate emozioni,
timida la mano,
disegnavi linee simil strade lunghe d'infinito e di curiosità.
Aspettavi la vita,
porta sempre aperta al vento, novità che senza bussare entravano,
con le braccia aperte
accoglievi il respiro caldo della giovinezza, melodiosa sinfonia del tempo.
Album di vita,
più non bastava il tratto nero della matita per descrivere ciò che speravi,
volevi colori,
caldi, appassionati, avvolgenti, come quel futuro da cogliere e modellare.
Poesie dell'anima,
per impreziosir le immagini e fiori profumati sul tuo luminoso esistere,
gli occhi stringevi
nel ritrarre il buio che minaccioso s'avvicinava con boati e fulmini infuocati.
Beata creatura,
così eri prima di urtare le nere macchie che galleggiavano in un mare inconsapevole,
respiravi ottimismo
mentre scartavi i regali del destino che brutte sorprese celava in giorni tristi e cupi.
E di questo tu scrivevi,
nel chiudere fantasmi dentro prigioni costruite con la sofferenza d'interiori conflitti,
spalancando finestre
per far entrare aria pulita contro la malattia del vivere che altra cura lei non aveva. | 
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| Pagu |
27/12/2016 14:05 | 1100 |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«"Più non bastava il tratto nero della matita per descrivere ciò che speravi"
Pagu» |
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Commenti di altri autori:
«bianchi fogli per sprigionarvi pensieri fantasie solo tracciando il tutto con una matita disegni in bianco e nero poi i colori che regalano immagini più vive il tratto di matita non basta più...bellissima metafora versi originali e ben scritti sempre il mio elogio al valente poeta»
«Penso che sia dedicata a una persona del passato questa accorata poesia. Era così prima: scriveva i suoi pensieri, le sue aspirazioni, voleva colorare di sogni il suo futuro ma... non è stato possibile, il buio si avvicinava con boati minacciosi. tutto era destinato a finire, a capovolgersi... la malattia del vivere si era impossessata del suo essere ma lei continuava a scrivere per scacciare fantasmi, per respirare un po' d'aria pulita. Non c'era cura per questa malattia, forse bisognava allontanarsi da quell'ambiente ma altra cura non c'era. oggi forse è un po' diverso... versi apprezzati»
«Scrivere aiuta... allontana la paura e alimenta sogni e speranza... libera i pensieri e le emozioni... la giovinezza era melodiosa sinfonia del tempo... ma le speranze tante volte superano la triste realtà che si avvicina avvolgendo l'anima con boati e fulmini... scrivere per lottare contro i fantasmi e per far entrare dentro l'anima aria pulita... profonda ed intensa Poesia... apprezzatissima»
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