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Tu sei il mio primo compagno
e per questo ti devo ringraziare.
In te tutto rimane traccia,
dal primo legame di cui io persi memoria
all'odierno solcare delle carni,
dove ancor s'annida l'iniziale scintilla
e la certezza della mortale fine.
Come chiave dei mondi tu ti poni
su quel confine alla vista negato,
che costantemente sfiori,
con la moltitudine d'affacciate
microscopiche connessioni,
che sotto il dettato del sentimento
sono sempre pronte a scattar potenti,
prima di ogni fulmineo pensiero.
Con umiltà bisogna far silenzio
per placarsi e ascoltare,
il messaggio senza menzogna,
che può arrivare anche come un canto
da quel fronte, amico mio,
dove tu rimani in piedi a scrutare,
come un'esule sentinella. |
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«L'esule sentinella è il corpo, che ci strozza la gola quando vede la salma di una persona cara, oppure ci fa palpitare il cuore alla sola percezione della presenza di una persona amata. Tutte queste situazioni avvengono senza l'ausilio del nostro pensiero, come se il corpo si muovesse in autonomia, facendo da tramite tra mondo esterno e nostra coscienza con il linguaggio puro dei sentimenti.» |
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