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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Stasera un sole ancora rovente
si accanisce sulla pelle
delle spalle già afflitta da bolle;
la tensione si fa lacerante...
Rimango rintanata in una delle
tante insenature marine
che irradiano tepore,
attendo il chiarore delle stelle.
Distinguo varie tonalità di salsedine,
dal fico giungono note aromatiche,
vapori dal pesce che arrostisce,
odori erogati da chi lo condisce.
Cullata dall’eterno canto delle onde,
dal suo andirivieni ciclico e disuguale,
penso che non sto per niente male
tra queste vulcaniche sponde.
Sento di essere molto vicina al paradiso,
accoccolata tra i caldi seni di un’amante
ciclopica, o presso un venereo monte
caliente, o tra le pieghe d'un suo sorriso.
Come dev’essere stato superbo e potente
l’orgasmo cosmico che l'ha sconquassata,
evento sismico di un'era geologica remota,
l'ha spezzata, collassata e resa indolente.
Cicloni, eruzioni, tsunami, uragani...
Mi domando chi, una tale scopata
così terrificante, l'abbia provocata.
Nessuno può vantarsene tra noi umani. |
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