Consumati sentieri dai rapidi sogni di Pagu (Riflessioni)

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Consumati sentieri dai rapidi sogni

Riflessioni

Incroci di idee nell'assenza di sguardi
in consumati sentieri dai rapidi sogni,
ho cambiato e spostato il mio credo
per pensieri dal sottile ancor vago tepore
qual sorriso sfumato d'ombra e d'amore
che vano appare nel solingo errare.

La tua voce, eco e rimbombo nell'anima
e quella domanda così devastante...
chi vuoi che io sia se non quello che credi,
sabbia assolata che ride bagnata d'azzurro,
terra melmosa che frena il passo ribelle
o acqua impetuosa imprigionata dall'ira.

Sono colui che abbracci qual cura d'affanni
in un tempo poroso che assorbe e ci priva...
me ne andrò in un giorno di pioggia battente
scivolando su rivoli che son pianti del cielo;
ti lascerò le mie orme fresche d'audacia
che un vento di terra trasformerà in ricordi.

Pagu

15/02/2016 19:07 14| 1640

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:

«"Non ricorderai i passi che hai fatto nel cammino
ma le impronte che hai lasciato".
(Anonimo)»

Commenti di altri autori:

«Lasceremo. solo ricordi, ombre al pensiero che ci seguirà nel tempo...
Lirica di alti toni. Ottimo testo»

Rosita Bottigliero (15/02/2016)

«Le nostre orme sono i ricordi che lasceremo a chi ci vuol bene ed ai posteri. Qualcosa di ciò che abbiamo fatto rimarrà come ricordo e forse anche come rimpianto. Penso che abbiamo fatto del nostro meglio per lasciare un'impronta che rimarchi il nostro comportamento, perciò se abbiamo la coscienza tranquilla anche se abbiamo tribolato, non dovremo preoccuparci dopo l'oltre di noi. Una bella lirica che è uno scandagliare d'anima e che ho molto gradito!»

Grazia Denaro (15/02/2016)

«Quanta verità in questi dolcissimi ed elegantissimi versi nei quali l'abile poeta sottolinea, come anche riportato nella integrativa nota, come saremo ricordati per quel che lasciamo di noi e non per il cammino segnato da quelle impronte. Ricordi che accompagneranno il tempo e segneranno la memoria di noi. Una lirica davvero interessante dai toni pacati ma efficaci a comprendere la nostra esistenza e la sua importanza tanta o poca che sia su questa terra.»

Luciano Capaldo (15/02/2016)

«la tua poesia l'apprezzo tanto ...verte sui ricordi lasciati ai posteri dopo il vissuto ...
delicata la tua ispirazione, concreta e fantasiosa... il tuo verseggiar mi attrae ...istintivo...
Bravo Pagu...
Ammirata...»

Adele Vincenti (15/02/2016)

«Un viaggio complesso la vita... piena di domande che risposte spesso non da... chi sono io... chi vuoi vhe io sia... e come si entra così facilmente se ne esce e come dice bene il Poeta sono le impronte che lasceremo l'unico bene e testimonianza del nostro passaggio...»

zani carlo (15/02/2016)

«Le bellissime immagini della seconda strofa concretizzano i profondi dubbi dell’animo umano durante il percorso della vita, e trovano risposta dopo nella profonda riflessione che di noi non rimarranno i pensieri ma solo le opere compiute, e probabilmente solo quelle più audaci. Avvincente lirica dai toni eleganti.»

Giuseppe Gallo (15/02/2016)

«Una riflessione dal contenuto malinconico e armonioso che dona emozione! La vita è un divenire che diventerà distacco e che lascerà solo ricordi... Bellissima.»

rosanna gazzaniga (15/02/2016)

«"Chi vuoi che io sia se non quello che credi"... e che il tuo pensiero spazi tra pensieri annebbiati, che non sono, ma che sembrano... Abbandoniamo noi tutti gesti nel tempo che non sono poesie ma azioni concrete, e il tempo ingrato, alchimista della vita, lentamente trasformerà in puri e amati ricordi. Ognuno di noi ha una forza infinita e lascerà un piccolo segno in questa misteriosa vita.»

Cristiano De Marchi (15/02/2016)

«In questo cammino terreno molteplici sono le domande su ciò che rimarrà di noi...è importante che ci sia la consapevolezza di un'esistenza attiva e audace per far si che la nostra vita lasci tracce ed impronte per chi ci ha amato e stimato. Il bravo Poeta con versi dal ritmo incisivo ed incalzante entra nella mente e nell'animo per riflessioni su quando il viaggio terreno sarà terminato. Sono incantata dalla profonda sensibilità e dalle eleganti ed efficaci immagini di questa lirica di notevole cifra. Il mio elogio sincero!»

Anna Di Principe (15/02/2016)

«Con immagini che lasciano con il fiato sospeso. Il bravo Autore fa una profonda ed intensa riflessione sulla vita piena di incognite, di dubbi e di tantissimi problemi. Non importa, egli dice, il cammino che si percorre o la vita lunga oppure breve; importa invece quello che si lascia dietro di sé»

Alberto De Matteis (15/02/2016)

«Orme luminose e profonde come chi le ha lasciate mentre era impegnato a vivere la sua avventura. Sublimi versi dal sapore d'incanto»

Paola Riccio (15/02/2016)

«Testo intenso d'essenza filosofica che scava l'anima. , verremo ricordati per le nostre azioni e non per le seppur nobili intenzioni che si perdono nell'ombra di un solingo andare. Un'opera di grande spessore, un poetare che affascina.»

Eolo (16/02/2016)

«immagini che rendono molto bene il pensiero dell'Autore
l'eco, la voce che incalza,
le domande sulla vita fatta di sacrifici che nuotano nelle nebbie,
o acqua impetuosa che imprigiona la rabbia
Sono riflessioni filosofiche sull'essenza del vivere, quello che lasci si commenterà da sé
bene o male sarà l'impronta i passi del tuo essere.
Ti ammiro Poeta»

emmalisa lucchini (16/02/2016)

«Quando noi camminiamo sulla sabbia lasciamo delle impronte che poi spariscono. Ognuno di noi lascia delle orme del suo vissuto ai posteri. Dobbiamo fare in modo che sia qualcosa di tangibile che servirà a imprimere un'impronta d'eternità alle nostre opere terrene. Le persone che scrivono lasciano in eredità i pensieri della loro mente e, se hanno scritto cose sagge, le generazioni future potranno attingere per le loro riflessioni e saranno un esempio fulgido... Scrivere è qualcosa che va oltre l'immaginazione e la realtà, può raggiungere persone lontane nel tempo e nello spazio. Si ha una grande responsabilità quando si scrive perché giovani menti potranno immedesimarsi in quegli scritti. Nel bene e nel male lasceremo dei nostri frammenti»