Pulsa l'onirica barriera all'approssimarsi del sonno
dormi abbracciata al tuo morbido sogno
le pallide guance appena rosate
Veglio solitario in queste fredde silenti nottate
la nebbia e la neve occultando ogni cosa
nel buio la nuda verità m'appare
Sono giorni tormentati
non sappiamo dove andare
cosa siamo cosa fare
L'orologio confitto nel cervello
scandisce con assoluta precisione
i secondi i minuti le ore
Tutti gli appelli sono esauriti
la condanna pronunciata
la pena eseguita
l'innocente è morto
il colpevole vivrà
Ridotti siamo al silenzio
costretti all'inazione
straripano i mediocri e gli arroganti
la vita rendono una desolazione
Tasche piene e pance satolle
mentre ormai tutto crolla
predicano i potenti l'ottimismo
incitano alla misericordia al perdono
ma di noi nessuno ha pietà
Tempi degenerati e drammatici
fosche prospettive sul futuro
impazzano i malevoli dovunque
in sindromi d'onnipotenza avviluppati
da diabolica furia di autorealizzazione accecati
il male è tra noi ci istiga gli uni contro gli altri
dissolve tutti i buoni sentimenti
Infine oggi anche tu sei nato
ma qui da sempre si muore
senza pace senza amore
sotto un vitreo cielo traverso
una luna sfasata e bava dalla bocca