Non ci sono che silenzi
lungo i margini della vita, silenzi
nascosti dietro le siepi a spiare emozioni
a contemplare i respiri delle foglie
e a offrirsi nei ricami del giorno
in attesa di stelle e luna, di passi e desideri.

Non ci sono che polveri del passaggio, orme
lasciate inconsapevolmente,
che recano con sè lo specchio dei fotogrammi
dentro ad una macchina da presa in funzione.

Eppure non resta che l'amaro in bocca
la spossatezza dell'evento
a ricordare che l'emozione non ha voce
ma è sussulto che ti sfianca
e ti rende uomo tra gli uomini
in un barattolo di vetro
che lascia trasparire i riflessi
e lascia le sue tracce
in ogni soffio di vento, in ogni polvere degli anni
che liquidi scorrono lungo il marmo della vita.