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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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La dava, ma non si pagava
gemeva poco, nulla diceva
all’indomani si commoveva
blaterava e bestemmiava.
Se un giorno non la volevi
dappertutto lei ti cercava
e s’irritava se non ti trovava.
Non seguiva quel che dicevi.
Non sapeva ciò che faceva;
se cercavi di farle capire
d’acquietarsi, di dissentire,
con il pianto ti corrompeva.
Era solita porsi a cantare
in istrada oppure al balcone
e a tutti mandava un bacione:
“Vieni amico ti voglio toccare!”
Poi taceva e mutava soggetto:
“Se vi voglio non me ne date,
parlate troppo e poco poi fate,
chicchessia che sia maldetto
non ti voglio più nel mio letto.”
L’anno dopo non la trovai
chiesi a molti, ne domandai
“Nell’ostello di San Benedetto;
brutta stramba, sconsiderata,
finalmente, ci siam liberati.”
Ma scordava i giorni passati
con lei solo l’intera giornata.”
Del discorso di quella collina
mi sovvenne dei molti beati
e dei tanti tra color nominati
anche lei ci vedevo vicina;
trai carenti di spirito è certa
destinata al Regno dei Cieli
agghindata oppur senza veli
lontana ma sicura è l’offerta. | |
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