Una tempesta di sguardi
s'abbatte sulle scoscese rive
di un abbraccio palindromo
arrampicandosi alla cieca
sugli euforici raggi
di un cuore vermiglio.

Ebbro di sole
il giorno s'incespica
nel barcollar del cielo
ed aggrappandosi al vento
cade nel silenzio.

Profumo di stelle,
fermentato al tempo
d'una vendemmia tardiva
si leva dal rifiorir della notte
in grappoli di luce.

Lí, tra i filari del passato
un franar di ricordi
applaude il tracimar del tempo,
eco di sogni recisi
quando ancor la primavera
ne nutriva i tralci.