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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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E cammino dentro me
cercando quel fuoco
che defluisce
nel groviglio dei miei pensieri
mentre la notte veste
silenzi.
Profuma di rogo e di sangue
questa mia inquietudine,
solitudine di te.
E sento il tuo sapore,
linfa dolce ed aspra,
su labbra morbide e
fragranti
di petali di rose e
frammenti di stelle.
Scivoli
come zucchero filato
nel respiro caldo.
Sei nettare d’ambrosia,
dolce essenza
assetata d’amore.
La mia bocca ti implora
fra violenti desideri e sogni
che dai confini dell'universo
si abbattono come un uragano
sulla mia isola perduta
aperta come un fiore.
Folate di caldi venti
si alternano
al ritmo di ogni tuo sospiro,
si intrecciano al tuo respiro.
Disegni con le labbra
sentieri sconosciuti
sulla mia pelle,
ne segui dolcemente
i solchi.
Stringi i lacci
ai polsi,
rune incandescenti
sulla mia allunata pelle.
Un odore intenso si sprigiona
mentre il tuo corpo esala profumo,
il tuo profumo.
Sai di muschio e sandalo,
sei dardo che penetra
il mio ventre inviolato,
e immetti nel mio corpo
delizioso, mielato aroma.
Sono rosa di velluto,
carne salmastra,
sensuale morbidezza
di anemone di mare.
E ti scopro e ti invento,
ti respiro
e tremante ti assorbo,
come l’alga marina
fa con la sua schiuma
mentre veleggi e scivoli in me.
Sei vertigine, estasi
che mi racchiude e mi inonda.
Sei tempesta dei miei sensi,
marea che si dissolve
nell’amplesso palpitante
di madrepore e coralli.
Sei soffio di luce
estrema spuma
d’inchiostro e d’argento
in questo mare senza fine. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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