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Sono, queste anime, lande deserte
ove giusta condanna mi albergò
alla luce d’una stella nana morente
dietro i veli gialli dell’universo.
Sabbia e quantum mi scorrono tra le dita
mentre d’ali m’innalzo a ricucir anima,
dolente rinascere in folli picchiate
e stelle e mondi corrono nei pensieri,
antico sentore d’esto spirito.
Allor volgo lo sguardo verso la mia anima,
per un attimo d’infinito
null’altro voglio vedere
fino a sprofondar dal Cielo all’ultimo girone
unica via d’uscita da esto mondo
trasfigurato nello spirito
e volo.
Di nessun porto nulla nel mio essere.
Cerco la frequenza della ragione
cerco la vibrazione della luce
ed ho un’anima che danza
nei vicoli dell’universo
a trovar quel Dio antico ed eterno
prigionato nell’occhio del labirinto.
Attende la nascita di una stella,
mi attende!
Una sola Stella
troverò sulla Terra!
È al fine di un labirinto dove corrono nuvole,
un bianco toro infuriato mi spinge al centro.
Ho una stella in mano, la chiudo ed è buio,
non ho visto nell’altra mano cosa posseggo,
ma le streghe, in alto, fuggono via sine stelle
ed il loro circolo è spezzato senza danze.
Danzo io,
nell’universo dove rimetto a posto la stella.
Nell’altra mano ho solo un nome che scompare ed una piuma bianca
che vola via nel vento impetuoso di mille anime.
Aveva capelli rossi la mia donna e occhi di fuoco nero
L’anima simil mia dei colori dei boschi viventi del vero
Bianca avevamo una sola anima come luce di una stella
Avevamo un solo tempo, una sola vita ed una sola terra.
Aveva lo stesso nome di questo tempo
che rosseggiando viene a liberarmi da un’altra notte.
Arriva sempre, divina promessa, la mia Alba. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«(Arch. Versi)
Fantasie e vecchi sogni in una notte da streghe e di incubi scomparsi con l'alba.
(immag. dal web)» |
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