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Scenne er mese de Natale,
e la tera è più speciale,
è ‘n incanto è ‘na magia,
fino a Pasqua Epifania.
Quanno nasce er bambinello,
l'omo se fa bbóno e bbello,
c’è la tregua tra parenti,
nun zo' più tanto serpenti.
Questo era fino a ieri,
dove che pareano veri,
li sorisi co’ l’abbracci,
senza disse li mortacci... .
Ma ‘sti tempi so’ feniti,
mo le moji e li mariti,
le sorelle li cugini,
cani gatti e canarini,
so’ ‘ncazzati come ricci,
mezzo a centomila ‘mpicci,
che li sórdi nun ce stanno,
da l’inizzio a fine d’anno.
No, nun zo' giornate liete,
nun s’addobba ppiù l’abbete,
che sommerzi da le tasse,
s’usa solo pe’ ‘mpiccasse,
e per cui, er presepe puro,
‘n’ ze po’ ffa’, ch’er nascituro,
nun c’avrebbe li Re Maggi,
e li pecorari saggi,
co’ ‘sta socetà scoppiata,
la città s’è trasformata,
per cui poi a rappresentalla,
ce vorebbe caracalla,
co’ li stronzi a statuette,
de chi pia le mazzette,
chi corompe e fa minacce,
co’ le loro brutte facce,
chi ‘ntascannosele d’oro,
c’ha penzioni da tesoro,
chi fa l’evasore a vita,
dichiarannose gesuita,
e chi va ‘n televisione,
da politico vorpone,
nun conosce e nun ha visto,
ce vorebbe Papa Sisto!
Si perché ‘r monno de mézzo,
‘n’ z’arisorve co’ ‘n tramezzo,
du’ processi a ‘r più cretino,
e ppoi a tarallucci e vino.
P’àzzera' 'sto problemone,
io ve do la soluzzione,
che sistema pe’ davero,
e de cui ne vado fiero:
fòra tutti l’itajani,
drento mioni d’africani,
e solo doppo ave’ ffenito,
er Paese è aripulito! | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Papa Sisto V avrebbe fatto impiccare seduta stante, tutti li bojaccia!!!
Con lui nun se sarebbe arivati a 'sto punto.
E' chiaro che la filastrocca è uno sfogo dell'autore rispetto anche agli ultimi fatti di mafia capitolina.
Risolvere il problema del casino italiano è quasi impossibile, perché dipende dalla nostra testa, e allora la provocazione dell'autore è: portiamo via tutti gli italiani e mettiamoci milioni di africani, il bel Paese sarà sicuramente più pulito!!!» |
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