Oceano: dolcezza nascosta
d'arcane promesse, troppo grande
per me il tuo palpitare di soffici spume
gravide di vento, che trascinano attimi
densi di sogni e e sopite memorie

verso quell'approdo dove nessuno
può decifrar il tuo canto, nel suo slancio
impetuoso che nell'anima mia già risuona
ridondante di spazi aperti a sfogliarsi
in mille frammenti d'emozioni

E decollano i miei pensiei
come gabbiani in volo verso la luce
- rifrazione ampia- sul dorso di nuvole vaganti
a svanire in una opalescente scia
tra le braccia dell'eterno...

Ancora un sussulto fremente, fermentato
sull insondabile trasparenza, immortale tuo colore
-lo splendore del tempo che non torna-
steso a pelo d'acqua nell'erratica danza di vortici veloci

(volubile alternanza ed evoluzione)

di un'attesa che non colma giorni sempre eguali
e arabesca in dissolvenza miraggi d'ignoto
perdendosi poi nel ventre della stessa sua germinazione
li alla foce dove tremano i tuoi occhi, specchiati di cielo
che muta in una vertigine d'ansia le due vite affrescate
oltre il confine, del tuo riflesso ondulato