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Poesia sul tema Dove va il mondo
Perso il timor della natura
antica genitrice di falsi Dei
fummo invasi da amata Sofia
e di noi, fummo noi Dei.
Avidi e illuminati conquistatori
cercammo il mondo tutto
a render grandi le nostre opere
a render noi grandi come Dei
che credemmo in un solo Dio.
Sotto l'errata gnosi di Dio
cademmo nel baratro del buio
distruggendo Sofia e grandezze
che il Ver messaggio fu perso.
Pochi pensatori e amanuensi
furon certosini custodi del sapere
e ricchi signori ordinavan d’arte.
Fino ad illuminata ragione
che uomo ripose al centro
creando fede nel superuomo
che di tecnologie invase mondo
e di nuove social idee si convinse
che nuovo despota l’antico vinse
a render schiavi delle macchine
a render folli sterminatori di razze.
Ed or
la scienza è succube
di guerrafondai bisogni,
l’umani menti son prigioniere
di altrui decisioni e capricci,
la salute vien regolata
da falsa e incapace medicina,
la ricchezza è preda
di fameliche ed avide banche,
l’etica è riscritta
secondo umani e perversi vizi,
Dio è tornato un dio
riassemblato dalle umane voglie.
E’ il baratro del Nulla
il prossimo umano passo
che uomini non san saltare
ed il volare han dimenticato
or che han scelto rattrappite ali. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«L'uomo è passato dalla deizzazione della Natura ai Dei dell'Olimpo per trovare un solo Dio e raggiungere la fede in se stesso con l'Illuminismo ed il materialismo, ma la sua esagerazione lo sta distruggendo.» |
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