Nel futuro l'effimero è custodito
come fragile monile
in una teca trasparente.
Sondando l'ignoto, le mani del tempo,
naufragano alla deriva del sogno,
e nell'afferrare il vuoto, perdono la presa.
Deserta è la dimora che attende il domani,
giacché nessun ritorno può aver luogo
per chi muove i passi nella mente.
Lì dove il desiderio cerca approdo
ecco che si spiaggiano i resti del Possibile.
Difficile è agli occhi della storia
riconoscere l'imperturbabile
se nello specchio della memoria
la verità si veste del riflesso del ricordo.
Forse la via maestra
è un capriccio della vita
che gioca a nascondersi
nei viaggi di una moltitudine
convinta d'essere sola.