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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Raggiungimi, adesso!
Nel turbinio di un delirio senza fine.
Adesso ti voglio,
come godimento feroce
impresso sulla pelle che s'agita.
Voglio il tuo tocco di peccato
marchiarmi di delizia
il seno nella sua estasi d'avorio.
Ancora ti voglio, mentre mi sfuggi
e mi rincorri ostinato.
Ancora il tuo nome m' opprime di piacere
mentre mi corrompe i pensieri.
Appaga la mia fame di gioia, amore,
colorandomi il volto dei baci tuoi feroci.
Voglio distruggerti di bellezza,
come un orrore sacro che divampa,
come un appiglio segreto che risuona beato,
come fascino solitario che cresce
nel Tutto che mi doni.
Nella materia morirò
col mio tormento di passione
mentre coglierò la grazia del martirio
nella decadenza della mia carne
e nel tuo spirito, fremente di gioia,
la mia pace rinascerà ancora
come il giorno riparatore! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Sempre tu, come l'Alba che risuona! Ad A. D.» |
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