Fresca come acqua sorgiva
alla mente zampilla un ricordo
a dissetare l’arsura di una fanciulla
che le trecce non ha più,
ma che conserva ancora
essenze profumate
in fondo alla valigia dei sogni.

Una bambola di pezza,
una foto in bianco e nero,
un sogno ricamato
su di un fazzoletto di lino bianco.

Note armoniche
liberate dallo scrigno della memoria,
come bianche farfalle
schiuse a primavera
che danzano
percorrendo la via dei colori.

Ho racchiuso in quella valigia sdrucita
lo spartito della mia sinfonia,
le gioie cesellate nella memoria
divenute perle di eterni ricordi.

Scorre il tempo sotto i miei passi incerti,
in viaggio verso mete ignote,
chissà dove mi porterà il destino!

Ma sono pronta ad ogni nuova partenza,
ho scarpe comode
e la valigia la porto sempre con me
non si sa mai:
potrei avere bisogno
di un sogno di ricambio.