Nato sei per l'ultimo sacrificio.
Una stella ad indicare la tua stalla,
posato ti sei, sui cuori di tutti come farfalla.
Vita terrena indossando, l'estremo cilicio

Bianco e splendente stai entrando
Jerusalem, ti sta aspettando
Palme e ulivi si stanno innalzando
Onore al Figlio, stanno osannando

Lucente la luce e spendente ti abbaglia.
Mesto cavalchi l'antico ciuchino,
che come allora ti è sempre vicino.
La nella stalla tu dormi e lui ancora raglia.

Già segnato è il tuo destino,
che conosci, fin da bambino.
Segui la via tracciata dal tuo cherubino.
La fine sarà nel sangue color rubino

Ti precede la tua parola.
Spada è tra la meschina gente,
dell'umile è speranza sconvolgente,
che mai un uomo fa' a Dio da spola

Ti scontri, ormai con i potenti
che caste formano, con amici e parenti,
a depredare il giusto e vivere indifferenti,
dei lamenti di tutti questi sofferenti

Uguali siamo davanti al Divino Verbo.
Lucrare e banchettare sulle disgrazie,
ancora oggi queste si sentono sazie,
ad insidiarsi nelle anime del si fatto morbo

Ricchezza vogliono e potere reclamano,
e dei fratelli, i capi si proclamano.
Moralisti sono e dell'altrui fare e richiamano,
convincere della loro onestà bramano

Il giusto è così represso, così è isolato,
nell'attesa che la giustizia al fine vinca.
Nel giorno di luce, il giusto si convinca
e nella giustizia sia, consolato

Aspetto ancora la tua dovizia,
che il mio animo riempirà di letizia
Nell'ultimo giorno di luce, sarà la vera notizia,
del tuo sangue che darà giustizia.